Raf live in concerto a Pescara martedì 22 agosto 2023: il report

Raf è senza alcun dubbio uno dei maggiori esponenti del panorama musicale italiano. Da ormai più di 40 anni è sulla cresta dell’onda. Cominciò infatti la sua carriera nei Cafè Caracas, gruppo in cui militava anche Ghigo Renzulli dei Litfiba. Da solista ottenne invece subito un grande successo con il singolo “Self Control”, hit internazionale grazie alla cover di Laura Branigan.

Da allora il suo pubblico è cresciuto e maturato insieme a lui e alla sua musica. 

Visibilmente emozionato, Raf ha aperto il concerto pescarese con “Un’emozione inaspettata” e “Due”.

A esse sono seguite “Non è mai un errore” e “Rimani tu”. Durante quest’ultima inizia a interagire con gli astanti “che bello, qui dal palco è bellissimo!” e saluta persino una sua fan scatenata, Letizia.

Ecco quindi “Liberi”, scritta durante la pandemia insieme a Danti, che vedeva in origine anche il featuring di Rovazzi e che arrivò alla sesta posizione dell’Airplay italiana.

Segue “Malinverno”, di cui racconta la genesi (fu scritta a Margherita di Savoia, località nota a livello mondiale per le omonime saline e per ospitare circa novanta stabilimenti balneari).

È poi il turno de “Il re”, terzo brano dell’album “Cannibali” del 1993. Dopo trent’anni è ancora uno dei più apprezzati del cantautore toscano.

Quando poi arriva “Gente di mare”, l’Assessore del Comune di Pescara, Alfredo Cremonese, sale sul palco prima dell’esecuzione per consegnare e regalare a Raf una maglia della Pescara Calcio. Per i tifosi della Curva Nord dello Stadio Adriatico “Giovanni Cornacchia” è ormai un inno. Un piccolo aneddoto: mentre Raf la eseguiva nella sua data pescarese del 27 maggio 2023, Merola siglava in contemporanea un gol che dava il momentaneo pareggio alla squadra biancazzurra…

Durante “Cosa resterà di questi anni 80” viene eseguito inoltre un pregevole assolo di tromba. A essa seguono “Stai con me” e “Sei la più bella del mondo”, campionata appena due anni fa dai rapper Mecna e Coco nel singolo “La più bella”.

L’atmosfera diventa sempre più romantica, soprattutto durante “Come una favola” e “Inevitabile follia”, cantata a squarciagola dai fan.

Vera sorpresa della serata è stata però l’omaggio al grande Toto Cutugno, morto in giornata a 80 anni, con l’esecuzione de “L’italiano”, durante il quale Raf indica anche le stelle. Lunghissimo è stato l’applauso dei presenti, che hanno anche cantato ogni singola parola del brano…

Il concerto prosegue con “Iperbole”, scritta poco dopo la nascita del figlio Samuele mentre guardava il cielo. L’album a cui dava il titolo fu, tra l’altro, un grande successo anche in Europa nel 2001.

È poi il turno di “Siamo soli nell’immenso vuoto che c’è” (da “Sogni… È tutto quello che c’è”) e “Per tutto il tempo” che anticipò l’uscita del live “Soundview”. 

Si arriva così a “Show me the way to heaven”, scritta insieme agli amici Bungaro, Cesare Chiodo e Luca Vicini che fa da preludio a un piccolo parlato sulle nuove generazioni e sull’ambiente. Con “Il battito animale” si torna indietro di trent’anni, a quando Raf vinse così il Festivalbar. 

“Cherie” catapulta invece i presenti a tempi recenti (è uscita come singolo nel 2022) ma è con “Ti pretendo” che l’entusiasmo sale alle stelle. 

Il concerto si avvia alla fine con la recentissima “80 voglia di te”, dal sound retrò che però ha vibrazioni moderne, e con la già citata “Self control”. 

Prima del bis, gli amplificatori diffondono un breve messaggio parlato di Raf. 

La conclusione viene quindi affidata a “Infinito”. 

Il We Love Fest ha fatto vivere un’altra grande serata all’insegna della musica di qualità… 

 

 

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