Sold out per Tony Hadley al Blubar Summer Festival
Sold out per Tony Hadley al Blubar Summer Festival di Francavilla a Mare: l’ex frontman degli Spandau Ballet non ha tradito le aspettative con un concerto di altissimo livello confermandosi ancora una volta interprete dalla voce sopraffina e dal carisma unico.
Sold out per Tony Hadley al Blubar Summer Festival di Francavilla a Mare: il legame con l’Italia
Come si sa è fortissimo il legame fra Tony Hadley e l’Italia, paese che lo ha sempre amato e sostenuto sia con gli Spands che quando ha intrapreso la carriera solista. Negli anni’80 c’era il dualismo fra Spandau Ballet e Duran Duran, forse più costruito dai media che reale, oggi Tony Hadley propone al suo pubblico dischi di eccellente fattura (qualche mese fa è uscito il suo ultimo “The Mood I’m in”) e concerti che registrano sempre un grandissimo successo.
Già dal pomeriggio una folla si è radunata in Piazzale Sirena per assistere alle prove del live e Tony Hadley non si è risparmiato dispensando sorrisi e “grazie” a tutti i presenti, fermandosi anche a firmare autografi e fare foto con i fan dopo aver finito il soundcheck. Tornando al concerto, è stata una serata magica a dir poco, di grande classe ed eleganza.
La cover di Michael Bublé
Si parte con una cover di “Feeling Good” di Michael Bublé, ma che è con i due brani degli Spandau Ballet “To cut a long story short” e “Highly Strung” che il concerto decolla con la gente che canta e batte le mani a ritmo.
Si passa poi all’interessante inedito “Alibi” che riporta alle sonorità della sua ex band. Poi spazio ad un trittico che stende definitivamente il pubblico: per celebrare il quarantennale dell’album più di successo della band inglese, “Parade”, ecco in sequenza “Only when you leave”, “Il’’fly for you” (brano che fece decollare la carriera di Hadley e compagni in tutto il mondo, in particolare in Italia come lo stesso Hadley dice al microfono) e la bellissima “Round and Round”.
Si passa poi a “Because of you” fortunato singolo di Tony Hadley del 2022. “Caldo, caldo, caldo questa sera” scherza sornione il vocalist con il pubblico. Ed ecco arrivare la vera chicca della serata: una versione da brividi chitarra, tastiera e voce di “With the pride”. Tony ricorda poi i tempi degli Spandau Ballet ringraziando i suoi compagni di avventura musicale per i bei periodi vissuti insieme e presentando “Soul Boy”, brano che apriva il concerto degli Spandau Ballet quando vennero in Italia l’ultima volta.
Mangiare, mangiare, mangiare!
Tony Hadley si lascia andare ancor di più quando torna a scherzare col pubblico parlando del “problema” che ha l’Italia: “mangiare, mangiare, mangiare … sarò costretto ad una dieta al mio ritorno in Inghilterra!”. Poi parla di quella che ritiene la più bella canzone degli Spandau Ballet, “Through the Barricades” e regala alla platea una magistrale versione del pezzo. Altro brano da solista l’intrigante “Walk of Shame” che esalta le sue capacità vocali. Si torna indietro negli anni, all’album “Diamond” uscito nel 1982, con il funky di “Chant No.1 (I Don’t Need This Pressure On)”.
Si passa poi alla celeberrima “Lifeline” con accenno sul finale a “Live and Let Die” degli Wings di Paul McCartney. Successivamente si torna alla carriera da solista con “Mad about you”. Si va verso il finale del concerto e tutti sono pronti per il “momento amore” come lo definisce Hadley con “True” cantata dal pubblico all’unisono. La gente corre sotto il palco alle prime note dell’attesissima “Gold”, il pezzo più trascinante del concerto.
Il finale è con “We are the Champions” dei Queen. Tony Hadley e la sua band (a proposito: che band!) salutano il pubblico fra gli scroscianti applausi e richieste di bis che purtroppo non saranno soddisfatte. La gente lascia Piazzale Sirena conscia di aver assistito ad un concerto evento che difficilmente sarà dimenticato.
Scaletta concerto
Feeling good
To cut a long story short
Highly Strung
Alibi
Only when you leave
I’ll fly for you
Round and Round
Because of you
With the pride
Soul boy
Through the barricades
Walk of shame
Chant No.1 (I Don’t Need This Pressure On)
Lifeline
Mad about you
True
Gold
We are the Champions
La foto nell’articolo è di Paolo Di Sante © Diritto esclusivo sulla foto dell’autore
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