Balneazione: mare abruzzese promosso a pieni voti
Balneazione: mare abruzzese promosso a pieni voti – tutti i 113 punti conformi ai parametri di legge.
L’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale (ARPA) ha annunciato che le analisi eseguite nelle acque del medio Adriatico hanno dato valori microbiologici pienamente conformi ai limiti previsti dalle norme di legge vigenti.
Dopo le analisi suppletive eseguite dall’Arpa, anche il tratto di mare antistante la foce di Fosso Marino a Vasto hanno dato esiti favorevoli per la riapertura alla balneazione e, pertanto, risulta riaperto.
Balneazione: mare abruzzese promosso a pieni voti – il prelievo dei campioni
Il prelievo dei campioni, effettuati in ben 113 punti del litorale abruzzese, a metà luglio, in piena stagione balneare, ha registrato risultati conformi ai limiti di legge.
Per la prima volta in dieci anni l’intera costa abruzzese (comprese le zone sottratte temporaneamente alla balneazione in passato) ha avuto il predetto risultato. Questo conferma il miglioramento delle qualità microbiologiche delle acque del mare Adriatico.
Sicuramente i lavori di potenziamento ed adeguamento degli impianti di depurazione, oltre la realizzazione di nuovi, hanno contribuito al miglioramento della qualità delle acque.
La mancata presenza anomala della microalga Ostreopis ovata
Da segnalare, la mancata presenza anomala della microalga Ostreopis ovata, di natura tossica. Essa tende a diffondersi in periodi di calma con l’innalzamento della temperatura delle acque lungo i litorali rocciosi dell’Adriatico.
I rilievi effettuati da Arpa Abruzzo nel mese di luglio non hanno evidenziato fioriture.
Registrare fioriture abbondanti con condizioni meteo-marine che favoriscono fenomeni di aerosol (tipo mareggiate e/o vento forte) può causare il rilascio di tossine dalla predetta microalga e provocare disturbi alla pelle e alla respirazione per quanti vanno in queste zone.
Il monitoraggio delle acque marine
Il monitoraggio delle acque marine ha lo scopo principale di rilevare i livelli di Escherichia coli ed Enterococchi intestinali (essenziale parametro di riferimento e di segnalazione). Esso è effettuato secondo un calendario prestabilito di comune accordo fra la Regione e Arpa.
Il prelievo dei campioni non può superare l’intervallo di trenta giorni fra due successivi.
Nell’eventualità di rilevazione di dati pericolosi, l’Agenzia effettua immediatamente analisi suppletive per la verifica della persistente criticità. Ove necessario, inoltre, supporta le autorità competenti per l’adozione dei dovuti provvedimenti.
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