La stanza del pastore di V. Mambella (regia di Edoardo Oliva) al Teatro Gianni Cordova a Pescara locandina
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Data / Ora
Date(s) - 19/01/2020
6:00 pm - 7:30 pm

Luogo
Teatro Gianni Cordova

Categorie


La stanza del pastore di V. Mambella (regia di Edoardo Oliva) al Teatro Gianni Cordova a Pescara domenica 19 gennaio.

La stanza del pastore (Il transumante) di Vincenzo Mambella
Diretto e interpretato da Edoardo Oliva
Musiche originali di Giuliano Di Giuseppe
Scenografia Francesco Vitelli
Con
Pierluigi Ruggiero – Violoncello
Zoltan Banfalvi –
Violino
Luca Trabucchi –
Chitarra
Claudio Di Bucchianico –
Oboe
Giuliano Di Giuseppe – 
Produzione:  Fondazione ARIA Teatro Immediato Espressione d’Arte

Trama

Un uomo rimasto solo entra in una stanza.
L’uomo è stato un pastore che per gran parte della sua vita ha percorso da monte a valle e da valle a monte, dall’inizio di ogni autunno alla fine di ogni primavera, i sentieri della transumanza, i tratturi, seguendo e vigilando le sue greggi. L’uomo è stato anche un soldato che per quattro anni, sul fronte del Carso, ha attraversato, dalle retrovie alle trincee e dalle trincee alle retrovie, una guerra, seguendo e vigilando il suo lume della ragione. Ma quella stanza, la sua stanza, nulla contiene di quelle vite: ne’ cimeli, ne’ strumenti, ne’ mappe, ne’ attrezzi; solo parole, quelle dei poeti stampate sulle pagine, suoni melodiosi che lo accompagneranno nel corso degli anni. Parole leggere, da volare oltre gli orizzonti ma allo stesso tempo pesanti, da incidere la mente come quel legno che ama intagliare.
Sono lì dentro i quattrocento libri di Chicche ru cuaprare, il soprannome di Francesco Giuliani ( Castel del Monte. AQ – 1890-1970), lo straordinario pastore-poeta e scrittore abruzzese che amava Dante, Ariosto e Tasso. Quei preziosi e inseparabili libri lo hanno accompagnato nelle sue numerose transumanze,lo hanno aiutato a superare i recinti dell’ignoranza e ad espandere i confini dello sguardo fin dentro se stesso e fin dentro l’umanità tutta, tanto da renderlo cantore delle sue esperienze, perché “L’uomo non deve essere come il cane che aizzato si avventa; dalla natura ha avuto il dono del cervello, deve cercare di capire tutto, pensare e riflettere”.
Sfogliando i suoi amati autori classici nella sua stanza, prenderanno forma i suoi ricordi mentre la vita lentamente volterà le sue ultime pagine.
Il testo teatrale è liberamente ispirato alla vita di Francesco Giuliani.

Foto tratta dalla pagina Facebook del Teatro Immediato

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