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Sulmona: presentato il progetto Sentiero della Libertà

Sulmona: presentato il progetto “Sentiero della Libertà”.

Sulmona: presentato ieri il progetto “Cammino del Sentiero della Libertà” davanti ai cancelli del Campo 78 di Sulmona.

Un programma che  ha visto il sostegno e la collaborazione di diverse istituzioni, quali il C.A.I., la Regione Abruzzo, i diversi Comuni interessati il Parco Nazionale della Maiella,  l’Associazione che reca lo stesso nome e tanti altri.

Sulmona: presentato il progetto “Sentiero della Libertà” – tutti i dettagli

Grande soddisfazione nelle popolazioni interessate ha suscitato l’inserimento nei cammini abruzzesi riconosciuti dalla Regione Abruzzo e nell’Atlante Nazionale dei Cammini previsti dal MIUR nel 2015.

Maria Rosaria La Morgia, Presidente dell’Associazione “Il Sentiero della Libertà” visibilmente soddisfatta e commossa ha rimarcato che “Il sentiero della Libertà” non si è mai fermato.

Graziano Litigante e Roberto Bezzu hanno presentato il progetto alla presenza di Tiziana Di Renzo (in rappresentanza del Parco Nazionale della Maiella e del Sindaco di Lama dei Peligni e altre Autorità.

Parte dal Campo di concentramento n.78 di Fonte d’Amore di Sulmona il “Sentiero della Libertà”.

Il nome

Non esiste nome più appropriato per il lungo tracciato che abbraccia le falde del Morrone ai due versanti della Maiella, passando per il Valico di Coccia di Palena e Campo di Giove, attraversa anche i territori di Lettopalena, Taranta Peligna, Lama dei Peligni, fino ad arrivare a Casoli.

Una zona interessata alla famosa linea Gustav dell’ultima guerra mondiale, strenuamente difesa dai tedeschi occupanti, scacciati dai valorosi Patrioti della Brigata Maiella.

La storia della resistenza locale

La storia della resistenza locale ha scritto pagine di valore e di sacrifici.

La guerriglia dei Patrioti costò morti e feriti,  alla fine, però,  portò alla liberazione dei diversi Comuni, tutti riconquistati, seppure temporaneamente, dai plotoni della Brigata Maiella per passare poi sotto il controllo delle truppe alleate, poi all’AMGOT e infine alle istituzioni democratiche.

Le popolazioni locali riacquistarono la libertà e iniziarono un lungo cammino di rinascita sociale ed economica.

In questo quadro ben si inserisce il “Sentiero della Libertà”, poichè  il suo percorso ha visto e registrato tutti i  drammi che solo una guerra può dare.

Dal Campo 78 parte la rinascita

Ed oggi proprio dal Campo 78 parte la rinascita, nel ricordo di quanti hanno sofferto la prigionia in questa triste struttura.

Furono 108 i campi di concentramento in Italia, denominati  per numero, quello di Fonte d’Amore, perciò reca il numero 78.

La sua costruzione, nei pressi di Sulmona e nel pieno della sacra zona di Celestino V, risale all’anno 1916 ed ha accolto al suo interno i prigionieri della prima guerra mondiale,  ed anche i perseguitati politici  della seconda guerra mondiale.

I fascisti curarono la sua gestione per primi nell’ultima guerra mondiale, a loro subentrò una più rigida e terribile gestione delle truppe tedesche.

Dopo l’8 settembre

Dopo l’8 settembre, ci furono numerose fughe dal campo 78 dei prigionieri e dei perseguitati dal regime fascista. Molti percorsero le mulattiere della Maiella verso il Valico di Coccia per raggiungere l’Alta Valle Aventino.

Una “terra di nessuno”,  ancora occupata dai tedeschi in cui imperversava la guerriglia dei Patrioti della Brigata Maiella e delle truppe inglesi contro le pattuglie e gli avamposti tedeschi.

I prigionieri fuggirono aiutati dalle popolazioni locali che rischiarono la morte accompagnandoli in zone sicure e lontane dalle pattuglie tedesche. Spesso nascondendoli anche nelle proprie case.

Il Valico di Coccia era minato in più punti. Una buona organizzazione dei pastori locali e dei contadini che ben conoscevano ogni anfratto della Maiella favorirono però il lieto fine di tanti fuggitivi.

Le famiglie della Contrada Aia dei Cordoni di Palena (Muscente, Parente, Di Falco, D’Emilio ecc.) prendevano in consegna quanti volavano verso la libertà e li conducevano da un versante all’altro della Maiella.

 

Foto tratta dalla pagina facebook dell’Associazione Culturale “il Sentiero della Libertà – Freedom Trail”

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