Chieti Scalo: grande successo per il concerto di Nek
Chieti Scalo: grande successo per il concerto di Nek alla Notte Gialla.
Successo annunciato per il concerto di Nek a Chieti Scalo alla Notte Gialla di Chieti Scalo che ha chiuso la rassegna degli Eventi Scalini ed anche l’Estate Teatina.
Un grande evento tornava nella parte bassa del capoluogo teatino dopo tanto tempo ed il risultato ha dato decisamente ragione agli organizzatori che hanno fortemente creduto insieme all’Amministrazione Comunale nella sua buona riuscita sin da quando lo hanno pensato e messo su nei mesi scorsi.
Chieti Scalo: grande successo per il concerto di Nek alla Notte Gialla – il nostro live report
Nek ha ripercorso i suoi trent’anni di carriera e lo ha fatto con un live acustico, accompagnato sul palco solo dal suo chitarrista Max Elli.
Tutto si è svolto come richiesto dalle norme anti covid-19 con il pubblico seduto e chiuso in una bolla con posti limitati e numerati. Il concerto era andato sold out in pochissime ore già in prevendita.
Lo show di Nek
Lo show di Nek è ben strutturato e perfetto in ogni suo momento: il cantautore racconta e presenta i suoi brani ai fan attraverso aneddoti in un viaggio di quasi due ore di musica che parte dagli esordi fino ad arrivare ai giorni nostri in ordine cronologico.
Nek inizia proponendo un brano che non è suo, ma di John Denver, perché come spiega lo stesso cantautore, tutto è iniziato per lui proprio con “Take me Home, Country Roads”, che fu la prima canzone che imparò a suonare da giovanissimo con la chitarra.
Si va poi avanti con “Jane” e “Io ti vorrei”, quest’ultima presentata a Castrocaro nel lontano 1991.
Il primo album
Nel 1992 esce il suo primo omonimo album e proprio su questo Nek ironizza parlando alla gente della session fotografica organizzata in occasione della sua uscita e poi per il fatto che il disco dovesse avere un titolo da ricordare e si scelse invece, senza troppa fantasia, “Nek”. Ecco dunque l’esecuzione di “Amami” proprio da quel suo esordio.
Il racconto si sposta poi sul Festival di Sanremo al quale Nek voleva fortemente partecipare da solo, dopo aver parlato di “Figli di chi” (portata a Sanremo però da Mietta e i Ragazzi di Via Meda) e del fatto che fu costretto a dover scrivere un brano in sole 48 ore. Nacque così la celeberrima “In Te” che gli permise di essere dunque nella categoria dei giovani.
L’entusiasmo del pubblico
È “Dimmi cos’è” ad accendere il pubblico incuriosito anche dal racconto sul testo del pezzo che è diventato come lo conosciamo oggi grazie all’intervento di Pippo Baudo che suggerì a Nek di invertire le strofe trasformandolo così in una grande hit.
Tutti però aspettano ovviamente “Laura non c’è” , il più grande successo della carriera di Nek, brano famoso in tutto il mondo, inciso in tante lingue. Proprio su questo il cantante scherza col pubblico accennandone anche le versioni in spagnolo, inglese e francese, con una simpatica gag con il suo fonico che è belga e che quindi lo stuzzica per la non perfetta pronuncia in francese.
Il concerto scorre bene…
Il concerto scorre bene e si arriva così a “Sei grande” e a “Se non avessi te”, grande successo del 1998. Nek spiega che in quegli anni viaggiava tantissimo e i suoi brani nascevano spesso nelle stanze degli hotel: a Miami scrisse infatti “Se una regola c’è”, a Città del Messico “Con un ma e con un se” e nell’atmosfera magica di Parigi “Sto con te” proposte in sequenza al pubblico di Piazzale Marconi ormai completamente rapito dal carisma del cantautore.
Si passa poi a “Ci sei tu” accolta fra gli applausi scroscianti.
Nek impugna così
Nek impugna così il basso e si parte con una grande versione di “Sul treno” seguita da “La vita è”. Bellissimo il trittico “Sei solo tu”, “Cielo e Terra” e “Parliamo al singolare”.
Altro momento top del concerto è l’attesissima “Lascia che io sia” (canzone vincitrice del Festivalbar 2005) seguita a ruota da “Nella stanza 26”.
Nek parla poi dell’importanza della nascita di un figlio e di come fu per lui particolare il momento nel quale arrivò Beatrice visto che nello stesso periodo morì suo padre. Parte così “È da qui”.
La carriera
Nella carriera di un cantante ci possono essere alti e bassi e questo è accaduto anche per Nek. Per lui nel 2014 il cambio di staff di lavoro dopo tanti anni ed un disco che non ebbe il successo sperato. Ecco però arrivare la chiamata di Carlo Conti che lo vuole fortemente al Festival di Sanremo del 2015… Il gioco è fatto e la carriera di Nek rinasce, come lui stesso spiega al pubblico, con “Fatti avanti amore” che diventa un grande successo e lo rilancia alla grande.
In quel festival presenta anche una bellissima cover di “Se telefonando”, brano con la musica e gli arrangiamenti di Ennio Morricone cantato da Mina.
La parte finale
Il concerto volge così verso la parte finale con i momenti più recenti della carriera di Nek.
“Unici” e poi “La storia del mondo” (quest’ultima tratta da “Il mio gioco preferito parte prima”) lo proiettano infatti ai giorni nostri.
Nek sottolinea poi l’importanza del silenzio che serve per pensare prima di parlare ed è un aspetto fondamentale anche nella musica. “Dove sono le mani?” grida così incitando il pubblico a seguire il ritmo trascinante di “Ssshh!!!”.
Spazio anche per un pezzo scritto durante il lockdown, “Perdonare”.
Il bis
Nek saluta e lascia il palco. Tutto finito? Ovviamente no! La gente lo richiama a gran voce ed arrivano così gli immancabili bis: prima l’ultimo singolo, “Un’estate normale” e poi una potente versione di “Almeno stavolta”, brano tratto dal Best of del 2003, che è l’unico strappo alla regola nella sequenza cronologica dei brani seguita nel concerto.
Si chiude così una serata indimenticabile per la città di Chieti.
Gli eventi paralleli
Da segnalare che la gente ha affollato anche le strade limitrofe al Piazzale Marconi, teatro di altri eventi paralleli al concerto di Nek, per la gioia anche dei commercianti e dei locali che hanno beneficiato di una Notte Gialla organizzata come meglio non si poteva.
Le foto nell’articolo sono state scattate il 18/09/2021 a Chieti Scalo da Marco Vittoria e sono protette da copyright. ©
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