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25 aprile 2022: la Festa della Liberazione in Abruzzo

Oggi 25 aprile 2022 ricorre la Festa della Liberazione italiana, quindi della Pace.

In realtà, l’Abruzzo alla data del 25 aprile 1945 risultava liberato un po’ prima; ciò avvenne grazie soprattutto alle formazioni e gruppi partigiani che nacquero spontaneamente in tutte le sue province.

Un’ampia letteratura è sorta intorno ad ogni Paese sui fatti d’arme e di guerriglia che caratterizzarono il nostro Abruzzo dopo l’8 settembre 1943, data dell’armistizio di Cassibile; quel giorno in alcuni Paesi suonarono le campane a festa pensando che la guerra fosse finita. Le mamme e le spose aspettarono il ritorno dei soldati dal fronte. Fu invece l’inizio di un vero e proprio calvario per gli abruzzesi, caratterizzato solo da lutti, fame, distruzione e tutto ciò che la guerra comporta con la ferocia delle truppe SS tedesche e le loro infami azioni contro le popolazioni inermi.

 

Oggi 25 aprile 2022 ricorre la Festa della Liberazione dell’Italia… il ricordo della Resistenza in Abruzzo

Gli abruzzesi col loro coraggio ed anche con l’arma bianca riuscirono a scacciare e a far ritirare l’esercito tedesco occupante l’intero territorio. A loro favore giocarono la perfetta conoscenza del territorio, il coraggio e la loro forza.

La lotta partigiana in Abruzzo sorse come reazione fiera e spontanea ai soprusi, agli stupri, agli eccidi, nonché all’evacuazione e distruzione di interi Paesi, qualcuno addirittura raso al suolo (leggi Lettopalena in Provincia di Chieti).

 

La Resistenza abruzzese reagì contro le stragi delle SS tedesche che non fecero distinzione di età e di sesso: sotto i loro mitra caddero bambini, neonati, donne (anche incinte), giovani e anziani. Emersero così i primi gruppi e bande organizzate; tra queste, come un vera Organizzazione Militare, nacque la Brigata Maiella, i cui componenti fin dall’inizio scelsero il nome di Patrioti. Nell’Alta Valle del Fiume Aventino sorsero i primi gruppi partigiani i cui componenti confluirono nella Brigata Maiella, come per le Bande di: Civitella, Palombaro, Torricella, Montenerodomo.

La storia della Brigata Maiella iniziò a Casoli per opera di Ettore Troilo che convinse gli inglesi ad armare i numerosi patrioti che man mano si arruolavano per scacciare i tedeschi. Quando compirono la loro missione e restituirono la libertà ai propri Paesi, scelsero di proseguire la lotta armata contro l’invasore tedesco fin verso il Nord fino ad arrivare ad Asiago.

 

I Patrioti della Brigata Maiella

I Patrioti della Brigata Maiella hanno scritto pagine di gloria, armati in maniera difforme, vestiti in forma irregolare. Non hanno mai accettato le stellette, ma solo un nastrino li distingueva.

Quando a Casoli un ufficiale del ricostituito esercito italiano chiese ai Patrioti inquadrati di gridare viva il Re d’Italia, loro risposero fieramente “Viva Ettore Troilo”. Non si può parlare di connotazione politica. I Patrioti avevano ognuno le proprie idee ma un solo comune scopo: scacciare i tedeschi prima dall’Abruzzo e poi dalle altre regioni d’Italia.

La Brigata Maiella, comandata da Ettore Troilo, alle dipendenze dell’ottava armata proseguì la propria lotta nelle Marche. Qui liberò Pesaro, arrivò poi in Romagna e finanche ad Asiago.

Tanti i Paesi liberati, tante le battaglie, basta pensare che per primi entrarono a Bologna liberata.

 

Lo scioglimento della Brigata Maiella

L’azione militare terminò a Brisighella, dove la formazione militare della Brigata Maiella subì il proprio scioglimento il 15 luglio 1945. I Patrioti tornarono nei propri Paesi, con la certezza di aver creato un’Italia migliore. Al loro arrivo trovarono solo rovine, macerie, lutti e tutto da ricostruire a cominciare dal proprio animo e dallo stato socio-economico dei propri paesi.

 

Il 25 aprile 2022 della Fondazione Brigata Maiella

manifesto mattina 25 aprile 2022 foto

manifesto pomeriggio 25 aprile foto 2

Anche nel 2022 festeggiamo il 25 Aprile: non solo  un ricordo triste, ma anche di Pace.

La Fondazione Brigata Maiella parteciperà ad alcuni eventi in provincia di Chieti. Il programma prevede una cerimonia ufficiale per celebrare il 77esimo anniversario della liberazione italiana dal nazifascismo, al sacrario della Brigata Maiella di Taranta Peligna; a seguire visite sui luoghi dell’Eccidio di Sant’Agata a Torricella Peligna e Gessopalena; inoltre citiamo gli eventi presso il Monumento alla Resistenza e il Teatro G. Finamore.

Buon 25 aprile a tutti Voi, nostri affezionati lettori!

 

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