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2 giugno 2021: Festa della Repubblica

2 giugno 2021: Festa della Repubblica!

Due giugno: gli Italiani celebrano la Festa della Repubblica nel suo settantacinquesimo anniversario.

Questo giorno costituisce una data storica dall’unità d’Italia poiché segna la svolta amministrativa dell’Italia da Monarchia a Repubblica: una scelta fatta in regime di piena democrazia con un apposito referendum il cui risultato subì la contestazione per molti anni.

Infatti i monarchici, perdenti, attribuirono all’allora Ministro dell’Interno Romita la responsabilità di aver falsificato il risultato del referendum popolare istituzionale; accusa trascinata per diversi anni, ma che gli storici hanno dimostrato, attraverso prove documentali la regolarità del risultato.

2 giugno 2021: Festa della Repubblica – La realtà e la verità da scrivere

La realtà e la verità da scrivere: gli italiani votarono contro la monarchia accusata di averli abbandonati, in piena guerra, alla mercé delle truppe tedesche.

La Repubblica Italiana nacque dalla gloriosa pagina storica che va sotto il nome della Resistenza e anche dalla grande conquista civile di aver concesso il diritto di voto alle donne che,per la prima volta nella storia d’Italia, vide la loro presenza alle urne.

Analizzando il risultato del voto, l’Italia restò divisa in due parti: al Nord a favore della Repubblica e al Sud con maggioranza monarchica.

I risultati ufficiali del Referendum popolare

Questi i risultati ufficiali del Referendum popolare:

Votanti: 24.946.878 (percentuale votanti 89,08%)  voti validi 23.437.143

Schede bianche 1.146.729

Schede non valide (incluse le schede bianche): 1.509.735

Repubblica: 12.718.641  (54,27%)

Monarchia: 10.718.502 (45,73%)

La storia questo ha scritto e questo vale!

Si racconta che l’allora capo del Governo Alcide De Gasperi disse all’allora Re d’Italia Umbero II: “Maestà non ha vinto”. Lo stesso Umberto II scelse la via dell’esilio.

La nascita della Repubblica Italiana

Nacque così, fra mille polemiche sul risultato e la minaccia di una guerra civile,la Repubblica Italiana che i nostri Padri Costituzionali vollero basata sul “lavoro” e sulla “sovranità del popolo”.

Tutto l’Abruzzo ha celebrato i settantacinque anni della Repubblica in ogni forma libera e democratica che coincide anche con l’avvio della rinascita e della sconfitta in corso della pandemia.

Elencare le cerimonie e le iniziative di oggi risulta impossibile, tutti abbiamo un solo grande desiderio: voglia di vivere, voglia di rinascere di ritornare alla normalità dopo due anni di lotta ad un nemico invisibile.

Il pensiero di oggi va a quel lontano due giugno 1946: l’Italia era ancora coperta di macerie, di lutti, di miserie e di fame e da questi disastri nacque la democrazia.

Gli italiani, forti solo della loro Fede e della loro cultura avviarono  con determinazione la ricostruzione delle proprie case, dei propri focolari e nuclei famigliari.

Tornarono alla libertà ed alla democrazia, stabilirono le basi della futura convivenza civile che il primo gennaio 1948 vide nascere  la nuova Costituzione della Repubblica Italiana e avviarono anche le prime libere elezioni ad ogni livello amministrativo.

Oggi più che mai sale anche dai nostri cuori il grido spontaneo, con quanto fiato abbiamo in gola: Viva l’Italia!

Quel grido che fu anche dei Partigiani e Patrioti che affrontarono, anche in Abruzzo, i plotoni di esecuzione nazisti.

 

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