Conferenza ad Ancona sulla ricostruzione
Conferenza ad Ancona sulla ricostruzione post terremoti.
Oggi 23 aprile si svolgerà la videoconferenza delle ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) delle quattro Regioni terremotate: Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria presieduta da Maurizio Mangialardi (Presidente ANCI Marche).
Conferenza ad Ancona sulla ricostruzione post terremoti
Alla riunione parteciperà il Commissario Straordinario per le zone terremotate Giovanni Legnini.
Le quattro Regioni stanno attraversando un momento molto critico sotto il profilo socio-economico, dovuto alle ferite non ancora rimarginate degli ultimi terremoti alle quali si è aggiunta l’attuale fase critica di pandemia da coronavirus.
La sospensione dei cantieri edili in corso ha causato un grande rallentamento nella già lenta opera di ricostruzione nei Comuni del cratere sismico.
Procedure burocratiche pesanti e altri problemi
Procedure burocratiche pesanti, mancanza di personale nelle strutture delegate all’esame ed approvazione delle pratiche di contributo per la ricostruzione degli stabili danneggiati dal terremoto hanno inciso pesantemente sul ritorno alla normalità.
Tracciare un bilancio di questi lunghi ultimi anni lascia una sola considerazione: ci sono stati troppi ritardi.
In tanti Comuni sono ancora visibili cumuli di macerie dei fabbricati crollati.
La nomina del Commissario Giovanni Legnini è stato un atto di coraggio. Un atto basato sulla fiducia in un uomo di chiara competenza tecnica ed amministrativa derivante dalla sua lunga esperienza politica ed amministrativa.
L’incontro
L’incontro vedrà la partecipazione dei referenti delle quattro Regioni che dibatteranno i molti temi lasciati in sospeso dal periodo del post terremoto.
In particolare verrà posta l’attenzione sulla semplificazione attuativa dell’art. 12 bis sull’autocertificazione dei professionisti, l’Ordinanza di delega ai Comuni che ne hanno fatto richiesta delle funzioni istruttorie delle pratiche di concessione di contributo.
A proposito di quest’ultimo punto, giova ricordare che nel terremoto del 1984 l’Ordinanza 230/Za emanata dall’allora Commissario Zamberletti permise con una procedura semplice e snella di riparare e finanziare (come primo intervento di miglioramento igienico-sanitario e primo consolidamento statico) in pochissimo tempo tutte le pratiche presentate.
La procedura post terremoto 1984
La procedura? Era semplice e snella come già detto:
Il libero professionista redigeva un progetto, con verbale di giuramento, che era presentato al Comune assumendosi tutte le responsabilità civili e penali per i danni accertati e la progettazione, direzione e contabilità finale dei lavori.
Il progetto era redatto secondo precise norme emanate dalla Protezione Civile.
Il Sindaco emetteva il buono contributo al titolare proprietario del progetto. Si procedeva poi ai lavori che erano contabilizzati con stati di avanzamento e contabilità finale secondo le norme della legge sui Lavori Pubblici.
In pratica tutte le azioni erano controllate e demandate ai Sindaci (ivi comprese quelle del rispetto dei vincoli esistenti sui fabbricati in materia monumentale e sismico).
Ed è questo il punto più qualificante che verrà discusso nella riunione al fine di accelerare e completare la ricostruzione post terremoto, nel quadro e nel rispetto anche delle attuali norme in materia di coronavirus.
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