Congresso degli Operatori Stabilimenti Balneari

Congresso degli Operatori Stabilimenti Balneari

Congresso degli Operatori Stabilimenti Balneari aderenti alla CNA a Pescara.

Proseguono in molte località balneari i congressi e le conferenze relativi alle concessioni demaniali marittime afferenti gli stabilimenti balneari.

Anche a Pescara si è svolta un’assemblea delle imprese dei balneatori aderenti alla CNA (Confederazione nazionale dell’artigianato e della piccola e media impresa) presso la sede della Camera di Commercio di Pescara.

L’interessante dibattito ha registrato l’intervento di numerosi operatori del settore e, molto incisivo, quello del coordinatore Nazionale del CNA, Dr. Cristiano Tomei.

A Pescara il Congresso degli Operatori Stabilimenti Balneari aderenti alla CNA

Tanti i problemi che sono stati posti all’attenzione di tutti i partecipanti. In particolare  ci si è soffermati sulla legge del 2019 e, sulla durata delle concessioni demaniali marittime. Il tempo è tiranno e gli operatori economici richiedono, giustamente, una maggiore durata del periodo concessionario. Ciò anche al fine di ottenere una maggiore produttività in termini economici, finanziari ed occupazionali degli investimenti che sono da loro prodotti.

In particolare sono state dibattute anche le procedure da seguire ed i rapporti con i Comuni, la Regione e il Demanio Marittimo. Si è discusso delle loro competenze e dei rispettivi ruoli, per istruire pratiche e domande in vista della scadenza delle concessioni prevista nel 2033.

L’intervento del Dr. Cristiano Tomei, Coordinatore Nazionale CNA 

Il Dr. Tomei ha sottolineato l’impellente necessità di nuove disposizioni in materia di concessioni marittime poiché la legislazione esistente è molto antica. Occorrono procedure più snelle soprattutto per i nuovi progetti e le nuove realtà; temi economici ed urbanistici che sono proposti dagli operatori economici: parchi marini, gestione delle spiagge libere, lotta all’inquinamento ambientale ecc.

Sono tanti purtroppo i problemi ed i temi che attanagliano questo settore.

Il 30% dei Comuni ha già rilasciato l’estensione a quindici anni del periodo di validità delle concessioni balneari: occorre un’azione di coordinamento che dia certezza agli operatori economici.

I dati numerici del settore balneario

I dati numerici del settore sono senzaltro positivi: sono oltre 30.000 le imprese che operano nel settore, per amore del mare, della balneazione e per vedere premiati anche i propri sacrifici di una vita.

Al di là delle considerazioni burocratiche ed amministrative c’è da sottolineare gli ineludibili problemi del mantenimento della fascia costiera e la preservazione dell’ampiezza della fascia di “bagnasciuga” preservandola dalle intemperie e dai fenomeni di erosione marina.

A ciò si assommano anche i problemi della qualità dell’acqua e della sua balneazione che passa solo attraverso una sana politica dell’ecosistema e dell’ambiente territoriale interno. Con ciò intendiamo ovviamente preservazione della qualità delle acque nei fiumi, funzionamento degli impianti di depurazione ecc.

C’è da registrare, con soddisfazione, che le piccole e medie imprese balneatrici (condotte anche a livello famigliare) sono una realtà viva ed operante positivamente lungo tutti i centri della costa adriatica. Sono anche una certezza di occupazione che passa  attraverso corsi di specializzazione e di potenziamento della professionalità in merito (accoglienza, salvataggio, infrastrutture, piccola e grande cucina, prodotti artigianali, promozione turistica ecc.).

 

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