Il Vincitore di Francesco Maria Angelucci a Ortona 2 novembre 2025

Il Vincitore di Francesco Maria Angelucci 2 novembre 2025

Il Vincitore di Francesco Maria Angelucci a Ortona domenica 2 novembre 2025.

Dopo il grande successo di pubblico e di critica ottenuto da “La Contesa”, il team artistico teatrale con la sapiente guida di Maria Angelucci e il regista Carmine Marino torna sul palcoscenico con un nuovo lavoro che, a prima vista può sembrare ambizioso, ma che riveste e rappresenta pagine di un periodo storico della diffusione del Cristianesimo.

Il Vincitore di Francesco Maria Angelucci presso il Teatro Francesco Paolo Tosti a Ortona domenica 2 novembre 2025

Appuntamento al Teatro Francesco Paolo Tosti di Ortona per il 2 novembre alle ore 17:30 con l’opera Il Vincitore di Francesco Maria Angelucci.

Musiche originali di Luigi Friotto

Coreografia di Nicoletta Damiani

Interpreti:

Nicole Palermo

Andrea Di Fonso

Nicoletta Damiani

Evandra Pellicciotta

Gabriele Fedele

Francesco Bianco

Daniele Ucci

Regia di Carmine Marino.

Nomi ben affermati nel mondo del Teatro Italiano che hanno calcato tanti palcoscenici e, pertanto,  non hanno bisogno di alcuna presentazione.

Il tema affrontato

Il lavoro teatrale che i predetti artisti propongono parla del critico momento della seconda parte della storia del movimento cristiano: il suo riconoscimento ufficiale e la sua realtà di grande diffusione nell’intero impero romano.

Abbandono della persecuzione dei cristiani, affermazione della presenza cristiana nella società, quindi, e inizio di una sua nuova e più marcata presenza e anche dell’avvio del suo potere temporale.

Possiamo inserirlo senz’altro nel genere di teatro religioso, ma con una connotazione molto originale ed una veste stupendamente artistica che Maria Angelucci e Carmine Marino hanno saputo conferire al loro lavoro unico e inimitabile nel genere, nella originalità e nelle scene.

Il teatro religioso (quello antico e tradizionale) risale all’antica Grecia (legato agli Dei ed alla mitologia) per rinascere nel Medioevo Cristiano con episodi tratti dalla Sacre Scritture, con la vita dei Santi ecc., con l’obiettivo di educare gli spettatori.

Una prima forma gliela diede San Francesco d’Assisi con il suo Presepe Vivente nel lontano 1223.

Semplice, quindi, affermarne la modernità e l’alto valore artistico ed originale.

L’eppoca in cui è ambientato lo spettacolo

Gli autori ambientano la loro opera teatrale nell’anno 335 d.C., immediatamente dopo il famoso Editto di Milano (313 d.C.) dell’Imperatore Costantino, col quale riconosceva la paritetica funzione di tutte le religioni, inclusa la cristiana.

Un editto che trasformò interamente il panorama religioso, tappa fondamentale della storia, ma anche un dramma che svela le complessità umane e politiche dietro il grande cambiamento.

La vera originalità dell’opera teatrale “Il Vincitore” sta nella mancata presenza dell’Imperatore  Costantino sulla scena rappresentativa: gli autori lasciano raccontare tutto ad altri personaggi che parleranno  delle vicende intime e i rapporti familiari dell’imperatore e degli uomini del suo tempo, rendendo la Storia accessibile e profondamente umana.

Occuperanno la scena:

  • la seconda moglie di Costantino, Fausta (Nicole Palermo), e la sua controversa relazione con Crispo (Andrea Di Fonso),.
  • il figlio di Costantino avuto dalla prima moglie Minervina
  • Figure centrali sono anche l’imperatrice madre Elena (Evandra Pellicciotta), la ‘santa’ nota per aver portato a Roma i segni della Passione.
  • i fedeli Comites (Francesco Bianco, Daniele Ucci, Gabriele Fedele)
  • la serva Ariel (Nicoletta Damiani), confidente e “musa” di Fausta.

La trama tocca temi sconvolgenti e attuali, quali l’uxoricidio, l’adulterio, l’opportunismo politico, con sullo sfondo l’inizio del potere temporale della Chiesa Cristiana.

Una riflessione, quindi, in chiave moderna sulla commistione fra fede, potere e detenzione di beni immobili.

Ulteriori informazioni sullo spettacolo

L’Associazione Novecento di Angelo Venditti curerà l’allestimento, previsto di grande impatto.

A completare anche la grandiosità dell’opera, nel suo insieme, la scenografia digitale, di grande effetto, a cura di Nicola Di Bucchianico che avrà la collaborazione degli arredi scenici dello scenografo Filippo Iezzi e i costumi di Menina Bucci.

Ogni opera teatrale è accompagnata dalla musica e dalle coreografie (due elementi inscindibili), e, pertanto le musiche originali di Luigi Friotto, che si materializzano in scena attraverso le coinvolgenti coreografie di Nicoletta Damiani, amalgamando ogni elemento sotto la sapiente  regia di Carmine Marino.

 

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