Moscufo: presentazione del libro su Vito Taccone
A Moscufo la presentazione del libro sul ciclista abruzzese Vito Taccone.
Per gli appassionati di ciclismo, appuntamento a Moscufo per l’11 marzo 2023 alle ore 18:00. Ci sarà infatti la presentazione del libro “Vito Taccone – il camoscio d’Abruzzo” scritto dal giornalista pubblicista Federico Falcone.
La presentazione del libro su Vito Taccone a Moscufo presso il Frantoio delle Idee
Stupenda la location prescelta che ospiterà la presentazione del libro: il Frantoio delle Idee di Moscufo. Il Comune di Moscufo ne ha acquistato il diritto di proprietà, lo ha restaurato, grazie anche alla collaborazione della Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio dell’Abruzzo.
All’epoca la Regione Abruzzo, (nell’ ambito del PAR FAS 2007 – 2013 Linea di azione I.3.3.a) finanziò i lavori di recupero, consolidamento e restauro conservativo dello storico frantoio di Moscufo.
Oggi nella sua nuova destinazione d’uso rappresenta un faro di cultura, una location che, dalla data della sua inaugurazione (13 aprile 2019) ha ospitato tanti eventi, con artisti ed ospiti a livello internazionale.
In questi locali passano secoli di storia locale, ricordi di antiche tradizioni contadine collegate soprattutto alla produzione dell’olio: l’oro della Zona Vestina.
Cultour Moscufo, Vito Taccone – il camoscio d’Abruzzo, Francesco Moser
Grazie all’appassionata dedizione di Mimmo Ferri, Presidente dell’associazione culturale Cultour Moscufo, all’evento sarà presente il ciclista italiano con maggior numero di vittorie. Infatti la presentazione del libro “Vito Taccone – il camoscio d’Abruzzo” avrà come ospite d’onore il grande Francesco Moser, il cui passato di ciclista ormai appartiene alla storia dei grandi campioni italiani. Lo accompagnerà, come al solito, il suo più fido amico e compagno di avventure Palmiro Masciarelli. Presente anche Mauro Marrone, presidente regionale abruzzese della Federazione Ciclistica Italiana. Il pubblico presente sarà allietato dalle letture del libro che prenderanno in prestito la voce e l’interpretazione di Davide Scorrano. A presidiare l’evento come moderatrice la giornalista pescarese Alessandra Renzetti.
Chi era Vito Taccone
Vito Taccone, un abruzzese dal carattere battagliero, polemico ma veritiero, che non aveva peli sulla lingua, con un lungo palmares troppo lungo da citare, ma ben noto agli amanti del ciclismo e di tutti gli abruzzesi. Protagonista del ciclismo internazionale negli anni sessanta. A denti stretti, pigiava sui pedali con la schiena quasi sempre ricurva, non disdegnando di alzarsi dalla sella con improvvisi e repentini scatti. Passista, ma soprattutto scalatore, quando partiva in salita erano in pochi in grado di resistergli.
Vito Taccone girava lo sguardo indietro per un istante e poi proseguiva nell’azione di attacco per andarsene in solitudine lungo le sue adorate salite per tagliare per primo il “gran premio della montagna”. A volte prepotente, non aveva peli sulla lingua: sono anche celebri i suoi litigi col suo conterraneo Meco e con altri corridori, ma il tutto si risolveva solo lungo la strada. Finita la corsa, cercava l’amicizia e il contatto umano con gli altri colleghi e con il mondo della carta stampata.
Gli abruzzesi, Vito Taccone e il ciclismo
Gli abruzzesi aspettavano con ansia le sue dichiarazioni polemiche alla televisione, nella trasmissione di Sergio Zavoli “Processo alla tappa”. Vito Taccone ne divenne la prima star, con le sue promesse che avrebbe seguitato ad attaccare il giorno dopo.
Quando tagliava il traguardo da vincitore di tappa, c’era sempre una grande ovazione nei bar e nelle case degli abruzzesi. Tutti fieri dell’impresa che solo Vito Taccone era riuscito a compiere. Il ciclismo divenne uno degli sport più amati in Abruzzo.
Vito Taccone, o meglio, “il camoscio d’Abruzzo” come lo definì Sergio Zavoli: un campione amato da tutti gli abruzzesi e non solo.
Un più vivo ringraziamento merita il giornalista pubblicista Federico Falcone per il libro che gli ha voluto dedicare.
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