Pescara e la “Giornata della violenza contro la donna”
Pescara e la “Giornata della violenza contro la donna”.
Mercoledi 25 novembre, anche Pescara celebra la “Giornata della violenza contro la donna”.
Infatti, tra le iniziative organizzate dalle diverse associazioni, si colloca anche quella dell’Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Pescara Adelchi Sulpizio e Doriana Gagliardone, Presidente dell’Associazione ANANKE che hanno convocato una conferenza stampa in merito.
Pescara e la “Giornata della violenza contro la donna”
Oggi il Comune di Pescara si illuminerà di arancione, il colore della lotta alla violenza contro la donna.
L’Associazione ANANKE di Pescara costituisce l’avanguardia per la lotta alla violenza contro le donne. Tante le sue iniziative che la portano ad essere in prima fila in questo particolare settore della vita sociale che, soltanto adesso sta avendo un particolare sviluppo.
Con altro comunicato stampa la Commissione Pari opportunità ha reso noto che, per sua iniziativa realizzerà su una parete della Scuola Ugo Foscolo sita nel quartiere San Donato un murales di grande valore iconografico.
Il murales dell’artista Ottavio Sabatini
L’artista di Collecorvino e graphic-designer Ottavio Sabatini ha aderito all’invito della presidente Maria Luigia Montopolino e delle commissarie.
Il murales sarà consegnato alla città e alla scuola Foscolo entro la prima metà del mese di dicembre.
Le dichiarazioni di Maria Luigia Montopolino
La presidente della Commissione Pari Opportunità e consigliera comunale Maria Luigia Montopolino ha dichiarato:
“Abbiamo voluto esprimere la nostra vicinanza a tutte le donne che abbiano subito le più insane azioni di violenza, pagando addirittura in molti casi con la vita il tentativo di privarle della propria identità. La scelta di coinvolgere la scuola Ugo Foscolo non è casuale. Risponde alla volontà di sensibilizzare i ragazzi fin dall’età adolescenziale sull’importanza del ruolo sociale e giuridico della donna e sulla necessità di tutelarne il processo emancipativo, in sintesi la libertà, contro ogni atto ingiustificabile di violenza. Tanti e troppi sono stati i casi che la cronaca ci ha trasferito anche sul nostro territorio, e quindi la circostanza di promuovere un murales ci permette di non dimenticare”.
Tanti passi in avanti ma…
Con grande rammarico precisiamo che il Comitato del Consiglio d’Europa, pur prendendo atto della legge adottata dall’Italia (69/2019) l’ha richiamata ritenendola responsabile di ostacolare l’accesso alla giustizia alle donne vittime di violenza.
Certamente molti passi sono stati fatti in avanti, ma tanto altro bisogna fare per evitare questa grande piaga sociale.
Ricordiamo che l’ONU istituì questa giornata fin dal 1999, per ricordare il sacrificio delle tre sorelle Mirabal uccise dai servizi segreti della Repubblica Dominicana, mentre andavano a trovare i loro mariti prigionieri politici.
Il fatto accadde durante la terribile dittatura di Rafael Leonidas Trujillo durata ben trenta anni nella Repubblica Dominicana.
La violenza contro le donne
La violenza contro le donne rappresenta una netta violazione dei sacrosanti diritti umani, sanciti dall’ONU e da tante religioni.
Essa si manifesta in ogni forma, non solo psicologica, fisica o sessuale.
La violenza sfocia anche nell’utilizzo delle donne come armi nei conflitti, nelle mutilazioni che subiscono e in tante altre ferocie a cui sono sottoposte.
Bisogna avere il coraggio di denunciare questi aspetti aberranti della società e porvi rimedio. Non solo con condanne esemplari, ma anche favorendo iniziative di prevenzione del fenomeno.
Bisogna dare voce alle vittime
Oggi si griderà a gran voce contro la violenza alle donne. Bisogna però dare voce alle vittime, denunciare i soprusi da qualunque parte provengono e combatterli con ogni mezzo possibile.
L’Italia ha attuato le prime concrete iniziative nei primi anni del duemila: centri antiviolenza, associazioni femminili hanno alzato la voce contro questo crimine.
L’augurio è uno solo: che la donna venga rispettata nella società, nella famiglia, nel mondo del lavoro, insomma, dappertutto. Ci auguriamo inoltre che riesca soprattutto a conquistare definitivamente il ruolo di protagonista che giustamente le spetta in ogni forma di vita.
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