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L’anniversario della liberazione d’Italia in Abruzzo

L’anniversario della liberazione d’Italia in Abruzzo – 25 aprile 2020.

Ora e sempre Resistenza!

Peccato, peccato proprio! Non ci voleva questo coronavirus che ha impedito le celebrazioni  del settantacinquesimo anniversario della vittoria sul nazifascismo.

Guardando al passato, oggi più che mai l’Italia ha bisogno di pacificazione e di concordia!

La storia sta già dando il suo definitivo giudizio sulle ingloriose pagine dell’ultima guerra mondiale. 

Ormai, con grande soddisfazione, in un’Italia rinata nella democrazia e risorta dai lutti dell’ultima guerra mondiale si registra la naturale storica riappacificazione fra  vinti e vincitori anche fra gli ultimi superstiti di quelli che da giovani furono chiamati a fare scelte in campi opposti, forse ancor più grandi della loro età.

L’anniversario della liberazione d’Italia in Abruzzo

Settantacinque anni fa, quindi, si concludeva il secondo risorgimento italiano.

Una pagina di storia che oggi e sempre chiameremo Resistenza.

Sì, Resistenza, cioè ribellione alle azioni delle truppe tedesche e delle belve delle SS  ai loro soprusi, ai lutti, ai massacri, alle rovine, ai furti, agli stupri, alle violenze, ed a tutto ciò che è la negazione dei valori della vita!

Abruzzo oggi onora tutti i caduti dell’ultima guerra mondiale attraverso la citazione di tante stragi, delle quali citiamo solo alcune, chiedendo scusa alle altre, l’elenco sarebbe troppo lungo.

Pietransieri nel Comune di Roccaraso, Sant’Agata nel Comune di Gessopalena, Limmari, Onna, Filetto, Capistrello, Francavilla, Pineta di Pescara, Bussi, casolare Macerelli, casolare De Virgilio, Al casolare D’Aloiso, Convento San Antonio di Palena.

Il tutto perpetrato contro le popolazioni inermi del nostro caro Abruzzo.

Resistenza!

Resistenza è proprio sinonimo di ribellione come primo atto spontaneo, derivante dalla forza di reagire e poi come ricerca dei valori perduti di libertà e giustizia sociale.

In senso temporale, possiamo affermare con orgoglio che i primi ad organizzare la Resistenza ai tedeschi sono stati proprio gli abruzzesi, prima con gesti singoli, poi a piccoli gruppi cresciuti man mano di numero e di componenti.

L’intero territorio abruzzese fu interessato al fenomeno della Resistenza.

Le cifre ufficiali parlano di 48 bande operanti in Abruzzo, con 3.500 partigiani combattenti e 3.000 patrioti e con un contributo di 246 partigiani caduti.

Elencare le bande sorte in Abruzzo è troppo arduo, Abruzzo Oggi ne cita alcune abbracciando idealmente tutte le altre.

Le Bande

Le Bande denominate Duchessa, Ettore Corti, Conca di Sulmona, Bardo, Porzio, Giovanni Di Vincenzo, Ammazzalorso, Patrioti Marsicani, Ettore Corti, Civitella Messer Raimondo (Luigi D’Orazio e Francesco Di Lullo), Montenerodomo, Palombaro e la gloriosa Brigata Maiella.

A proposito di quest’ultima i loro componenti preferirono chiamarsi Patrioti e come tali seguirono le truppe alleate anche al Nord (furono i primi a entrare a Bologna, liberarono tanti paesi, parteciparono a tante battaglie).

Il loro lungo cammino è intriso di sangue, di sacrifici, di morti, di lotte e di atti di eroismo.

La Brigata Maiella fu sciolta a Brisighella, fra discorsi ufficiali e attestati di stima.

I Patrioti

I Patrioti tornarono a piedi o con mezzi di fortuna nelle loro case, fieri delle loro azioni, sperando in un futuro migliore, ma trovarono i loro paesi distrutti, solo macerie e miseria.

Ricominciarono la loro vita, la loro quotidianità daccapo senza chiedere alcuna gratificazione e molti di loro, purtroppo, emigrarono nella lontana Caledonia, in Australia e nelle miniere del Belgio scrivendo l’ultima pagina di sacrificio.

Abruzzo Oggi intende onorarli, la generazione del dopoguerra ha già perdonato, ma non ha dimenticato!

Il 25 aprile  alle ore 15 canteremo “Bella ciao” in un ideale abbraccio, come proposto dall’ANPI.

Chiudiamo con la lapide scritta dal Partigiano Piero Calamandrei che si trova nell’atrio del Palazzo Comunale di Cuneo.

La lapide scritta dal Partigiano Piero Calamandrei

lapide foto

W la Brigata Maiella, W i suoi gloriosi patrioti, W il suo Sacrario!

Abruzzo Oggi 25 aprile 2020

Nella foto principale Ettore Troilo, comandante della Brigata Maiella (foto di publico dominio)

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