15 anni fa gli Skiantos si esibivano in acustico a Pescara

15 anni fa gli Skiantos si esibivano in acustico a Pescara

15 anni fa gli Skiantos si esibivano in acustico a Pescara presso l’Orange.

Quella sera erano presenti solo Freak Antoni e Dandy Bestia, ma l’energia e la vitalità del gruppo era evidente a tutti i fortunati presenti.

Chi scrive era ovviamente lì e ricorda bene l’emozione che ha provato nel sentire la band più importante del Rock demenziale nostrano.

Gli Skiantos sono stati infatti i primi a proporre questo genere in Italia, pubblicando il primo disco dall’iconico titolo “Inascoltabile” in cassetta nel lontano 1977 su etichetta Harpo’s Bazaar.

Prima di loro inoltre si esibì un’altra band demenziale (ma questa volta abruzzese), gli Zufurus, che in quegli anni spopolava in tutta la regione.

15 anni fa gli Skiantos si esibivano in acustico a Pescara presso l’Orange – le canzoni proposte

La forma delle canzoni era quella dell’unplugged (voce e chitarra), l’occasione il tour di supporto all’album “Skonnessi (Unplugged 1977-2006)”, uscito nel 2006 in cd e dvd per Latlantide e ripubblicato da poco.

La band ha proposto tutti i suoi cavalli di battaglia, tra cui “Mi piacciono le sbarbine”, “Gelati”, “Karabignere Blues”, “Signore dei dischi” e “Ti rullo di kartoni”.

Ascoltarle in versione unplugged (per alcuni era la prima volta!) è stato davvero sorprendente per tutti.

Le dichiarazioni di Simone Flammini, allora cantante degli Zufurus

“Esattamente 15 anni fa, il 30 novembre 2008, organizzammo un concerto degli Skiantos (Freak Antoni e Dandy Bestia) in acustico all’Orange.

Chi mi conosce da tanto sa quanto Freak fosse per me un idolo, un riferimento culturale e di certo la massima ispirazione per quello che sono e come mi comporto sul palco (si, molto più di Elio per chi se lo stesse chiedendo). Ovviamente li avevo già visti dal vivo e conosciuti diverse volte, ma quella era la prima occasione di starci assieme per tante ore, per cui mi offrii in prima persona di fare tutto, dall’andarli a prenderli in stazione (scena indimenticabile vederli scendere dal treno) a scarrozzarli in giro per Pescara nella mia Agila, al portarli a cena.

Ovviamente non potevamo farci scappare l’occasione di aprire il loro concerto con gli Zufurus (che senza gli Skiantos non sarebbero mai esistiti) …e li accadde il vero miracolo. Insospettabilmente Freak segui’ la nostra esibizione attento ed entusiasta (credo, anzi sono sicuro, più per “l’attitudine” che avevamo che non per l’esecuzione…diciamo che in entrambe ricordavamo tantissimo i primissimi Skiantos) e io non riuscivo a distogliere lo sguardo da lui che guardava me cantare sorridendo, per cui mi accorsi benissimo del momento in cui di botto il suo sguardo diventò serissimo, mise la mano in tasca e ne cacciò una penna e un foglio ripiegato che riconobbi subito dal colore…era la tovaglietta di carta che aveva sotto il piatto a cena a Pontevecchio”.

Il foglietto scritto da Freak Antoni

“Iniziò a guardarmi serissimo e scrivere, poi riguardarmi e scrivere…e a fine canzone ripiegò il foglio, lo rimise in tasca e ricominciò a seguirci ridendo come se nulla fosse. Noi finimmo a suonare e iniziarono loro, e che te lo dico a fare, un concerto indimenticabile come sempre, con un Freak in forma smagliante (Dandy un po meno, ma credo a causa di tutto quello che si era bevuto).

Appena finito il concerto venne da me, rimise la mano in tasca, riprese il foglio e me lo consegnò dicendo: “Mi avete fatto divertire e mi avete ricordato noi da giovani. Ecco, questo è per voi, fatene buon uso, o quello che cazzo vi pare.” (Forse era al singolare ma poco conta, mi piace pensarla più così.)

Eravamo giovani e più cretini di ora, io soprattutto, e il prezioso manoscritto passando di mano in mano tra noi andò di li a poco disperso (ma in tanti possono testimoniarne l’esistenza), purtroppo prima che riuscissi ad impararlo a memoria, e col passare degli anni ahimè l’ho dimenticato quasi tutto, tranne il glorioso incipit che recitava testualmente così:

“Sono un ragazzo di Pescara,

non ho nemmeno una giara.

Sarebbe inutile, scontato e un po’ cretino

insister sulla rima con… ”

(l’ultima parola la ricordo bene ma la lascio immaginare a voi, come tutto il resto! )

P.S. prima o poi la inciderò Freak, promesso!!!”.

 

Le dichiarazioni di Claudio Orrù, titolare dell’Orange

“Per me sono stati gli anni più assurdi, faticosi e belli. Sia per me che per Letizia. Abbiamo ricordi che rimarranno impressi per sempre.
Anche per mia sorella Laura, per Federico e per Valerio.
E come per noi anche per tanti ragazzi che sono cresciuti musicalmente nel nostro locale
Quando torno a Pescara incontro sempre qualcuno che mi ferma e mi parla dell’Orange.
C’è anche chi mi chiede di riaprirlo 😆
Nella vita non si sa mai 😉
Riguardo agli Skiantos è stata una serata pazzesca.
Loro sono stati carinissimi, molto disponibili.
Ci hanno ringraziato dell’hotel, non se lo aspettavano così elegante.
Siamo andati a mangiare la pizza assieme.
Freak è stato geniale come al solito; ha scritto canzoni sul menù della pizzeria!
Scene d’altri tempi…
Al concerto eravamo circa settanta persone, diciamo che l’Orange era pieno, e tutti quelli che hanno vissuto quella serata non la dimenticheranno mai.
Questo è quello che posso dirti.
Il resto me lo porto con me”.

 

La foto nell’articolo è di Marco Vittoria © Diritto esclusivo sulla foto dell’autore

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