Alice canta Battiato a Pescara 10 settembre 2021

Alice canta Battiato a Pescara 10 settembre 2021 – live report.
Alice torna finalmente in concerto in Abruzzo con lo spettacolo intitolato “Alice canta Battiato” in cui propone solo ed esclusivamente canzoni l’indimenticato genio siciliano.

Live report Alice canta Battiato a Pescara 10 settembre 2021

Il live inizia con “Luna Indiana” un brano tratto da “L’Era del Cinghiale Bianco“, album della svolta Pop che vedeva tra i musicisti coinvolti nelle registrazioni anche Alberto Radius, Roberto Colombo, Tullio De Piscopo e il compianto Giusto Pio.

Si prosegue con “E Stato Molto Bello”, “Eri Con Me”, “Lode All’Inviolato” e “Veleni” prima di arrivare a “L’Animale”. Quest’ultima tra l’altro era spesso presente nei bis dei concerti dello scorso anno.

“Segnali Di Vita” è veramente incredibile nell’arrangiamento proposto, quasi certamente migliore brano della serata secondo il parere di chi scrive (che tra l’altro è un fan sia di Alice che di Battiato da oltre quattro decenni).

Il livello della qualità è indubbiamente altissimo, tutto in “Un’Altra Vita” e “Io Chi Sono?”.

L’eredità artistica di Battiato

Per Alice inoltre “Battiato non ci ha lasciato solo canzoni ma anche esperienze e domande“.

Il repertorio del cantautore è pressoché sterminato. Difficile pertanto scegliere i brani da proporre in un tributo live.

Non potevano però mancare “Gli Uccelli”, “Povera Patria” (dal testo quanto mai attuale) e “Summer On A Solitary Beach”, recentemente ristampato in vinile 7″ in occasione del quarantesimo anniversario dall’uscita.

Segue “Il Vento Caldo Dell’Estate”, che come ricorda Alice “ha segnato l’inizio della nostra collaborazione“. Era il 1980, il mondo musicale era ancora scosso dall’ondata Punk e New Wave. In Italia però artisti come Battiato e Alice portarono una ventata di novità (perdonatemi il gioco di parole).

L’esecuzione di “Messaggio” è da estasi pura, così come quella dell’epocale “I Treni di Tozeur” con cui Battiato e Alice si classificarono quinti all’Eurovision.

“Chan-son egocentrique” e “La Stagione Dell’Amore” ci ci riportano in mente gli spensierati anni ottanta, così come “E Ti Vengo A Cercare”, dall’album “Fisiognomica”.

La conclusione del concerto

La conclusione non poteva che essere affidata invece a una hit del decennio successivo, “La Cura”, fra le più gradite dal pubblico presente.

Inizia il bus, fittizio, in quanto né Alice né Carlo Guaitoli (che di Battiato fu a lungo collaboratore) lasciano il palco. La cantante è infatti infortunata al piede sinistro e dichiara al microfono: “adesso rimaniamo qui date le circostanze“.

Partono così “Prospettiva Nevski” e “Per Elisa”, “canzone nata dalla nostra collaborazione che non pensavo potesse diventare così anziana che mi ha portato tanto fortuna”.

Chiusura (reale) in grande stile con “L’Era Del Cinghiale Bianco”, subito dopo aver dichiarato: “per me è un onore essere qui con questa motivazione“.

Ed è stato un onore per tutti essere presenti, ma soprattutto per me scrivere di questo concerto che rivedrei anche mille volte.

Marco Vittoria