Intervista a I Cavalieri del Re al Fun Fest 2025
Intervista a I Cavalieri del Re al Fun Fest 2025 di Spoltore. La band è specializzata nell’esecuzione di sigle di cartoni animati. La loro è una carriera iniziata da più di quarant’anni durante i quali hanno anche inciso un tributo ai Beatles e canzoni natalizie.
Tanti i fan accorsi da ogni parte dell’Abruzzo (e persino da fuori regione) per l’incontro con loro.
Li abbiamo intervistati per voi e abbiamo parlato della biografia pubblicata dalla Nippon Shock, del loro rapporto con la nostra regione e dei progetti che hanno in cantiere.
Intervista a I Cavalieri del Re al Fun Fest 2025 di Spoltore. La band, specializzata nell’esecuzione di sigle di cartoni animati, è attualmente composta da Riccardo e Jonathan Zara e da Guiomar Serina
Come e quando nasce l’idea di una biografia su I Cavalieri del Re?
RZ: “Ho cominciato a scrivere durante il periodo del Covid-19, cioè nel 2020. L’idea era di fare un libro, ma non di stamparlo: doveva essere solo per i figli di Jonathan, Gioele e Linda, cioè i miei nipoti, in modo che avessero la nostra storia fra le mani. Io ho una memoria abbastanza buona: ogni ricordo ne chiamava un altro, allora mi sono lasciato andare e ho raccontato tante cose, personali e del gruppo, persino di quando ero bambino e tanto altro. Un editore, la Nippon Shock, mi ha poi chiesto se potesse vedere un manoscritto: è piaciuto da matti e ho deciso all’improvviso di stampare il libro, cosa che non mi sarei mai aspettato di fare”.
C’è una sigla a cui siete più legati?
RZ: Ognuno di noi è legato a qualcuna. Io ho sempre amato “Il Libro Cuore” dall’inizio. Con il passare degli anni ho iniziato ad amare anche “i figlioletti usciti un po’ meno bene” “.
“Il Libro Cuore” perché è la più beatlesiana delle vostre sigle?
“Non credo fosse beatlesiana, se mi dici così forse allora tutte le mie canzoni avevano qualche richiamo dei Fab Four. E’ comunque una canzone romantica”.
JZ: “Io sono sempre stato invece affezionato a “L’uomo tigre” perché è uno dei cartoni che ho visto di più. Oltre alla sigla mi piaceva la storia. All’epoca avevo 8-9 anni, per cui vissi benissimo questa storia, mi entrò dentro e diventai un po’ teppista anche io, devo dire la verità. Col tempo poi mi sono affezionato di più a “Gamba”, che non è un cartone famosissimo. La canzone è molto carina, ci siamo tutti e quattro e ognuno di noi ha una sua parte. Il mio lato romantico un po’ viene fuori con questo brano”.
GS: “Anche io sono sempre stata molto affezionata a “Il Libro Cuore” però ci sono i pezzi che sono stati fatti per “Lady Oscar” come “Canto di André” che trovo fantastica, ma non solo. Ad esempio mi piacciono molto “Minuetto”, “Alle porte della rivoluzione” “Complotto a corte”, che non è molto conosciuta, ma è grintosa e rispecchia molto quello che è. Ho sentito dire a delle persone che il testo di “Una spada per Lady Oscar” è molto più avvincente. E’ bellissimo anche quel pezzo, a me non dispiace, anzi l’ho registrata anche con un gruppo, Pigspeed, facendola anche in versione Metal.
Qual è il vostro rapporto con l’Abruzzo?
GS: “Io personalmente sono stata diverse volte da queste parti con i Misfits Cartoon e ho realizzato con loro anche dieci dei nostri brani in versione rock e un pezzo scritto per me da solista da Mariagrazia Cucchi e Veronica Niccolai. Ho fatto qualche spettacolo, anche nei dintorni. Porto quindi questa regione sempre nel cuore. Conosco inoltre tutti i ragazzi dell’organizzazione del Fun Fest, Zap e Angelo Bruni che saluto, che dovevano esserci anche ma che per ragioni varie non hanno potuto presenziare. Ci sono stati infatti spostamenti nei nostri orari dovuti alla pioggia. Direi che amo l’Abruzzo”.
Progetti futuri?
GS: Non possiamo svelarli. Siamo in attesa che si possa proseguire. Visto che c’è il libro qualche altro evento si farà. Il 31 maggio saremo infatti a Firenze con la Nippon Shock e un’orchestra sinfonica di cinquanta elementi che farà un omaggio a I Cavalieri del Re, ma soprattutto a Riccardo Zara e ai suoi pezzi. Fu lui a creare infatti il gruppo, che nacque per caso: aveva fatto un brano che andò in classifica e quindi dovevamo presentarci a Super Classifica Show. Da lì andammo anche in altre trasmissioni e il resto della storia… la conoscete già”.
La foto nell’articolo è di Marco Vittoria © Diritto esclusivo sulla foto dell’autore
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