Intervista ai Monolite: il nuovo singolo è “Fragile”

Intervista ai Monolite: il nuovo singolo è “Fragile”, che anticipa l’uscita dell’EP “Verbo”. La band nasce a Roma nel 2019 ed è caratterizzata da un sound molto graffiante e granitico. Già a febbraio di quest’anno ci avevano dato un primo assaggio del nuovo lavoro con “Pezzo Pop”, seguito a distanza di poco più di due mesi da “Marta”. Il Rock è ancora vivo e vegeto e i Monolite ne sono la testimonianza!

Intervista ai Monolite il cui nuovo singolo “Fragile” anticipa l’uscita dell’EP “Verbo”

Ciao ragazzi, il vostro sound sembra più orientato alla musica Rock americana che a quella italiana. Quali sono i vostri riferimenti?

Ciao! Prima di tutto, grazie per la domanda, è davvero azzeccata. Se con “rock americano” intendi un sound più internazionale, hai centrato esattamente ciò che volevamo trasmettere. Volevamo spingerci oltre i confini tradizionali del rock italiano e abbracciare influenze globali. Non seguiamo una sola direzione, ma sicuramente ci ispiriamo a band come Royal Blood, Muse, Idles, Nothing But Thieves, Foo Fighters e altri ancora. Abbiamo anche radici profonde nel rock anni ’80 e ’90, generi che abbiamo suonato a lungo prima di evolverci verso il grunge e sonorità più alternative. Quindi sì, c’è sicuramente un blend tra vecchio e nuovo, tra l’energia del passato e l’innovazione del presente.

 

“Fragile” anticipa l’EP “Verbo”. Potete già dirci su che genere sarà orientato? Quali saranno i punti in comune fra i brani in esso contenuti e il predetto singolo?

“Verbo” sarà in pieno stile *alternative rock*, e questo è il nostro marchio di fabbrica. Non ci allontaneremo da ciò che abbiamo già fatto nei singoli precedenti, né dalle tematiche che ci sono care. L’EP, visto nel suo insieme, potrebbe essere considerato quasi un concept album: ogni brano racconta un pezzo di un viaggio, un percorso interiore ed emotivo. “Fragile” è un capitolo di questa narrazione e di una storia che vogliamo condividere con chi ci ascolta.

 

Ci potete parlare anche della grafica della cover di “Fragile” ad opera di Adriano Balsamà? Personalmente mi ha colpito molto per i font utilizzati all’interno del disegno, ma anche per i colori utilizzati e il suo concept…

Con piacere! Adriano Balsamà sta curando tutta la nostra parte visiva, dalle copertine dei singoli fino alla grafica dell’intero EP “Verbo”. Per “Fragile”, l’idea era quella di visualizzare il concetto di fragilità in modo potente, e cosa meglio di uno specchio rotto per rappresentarlo? Tra le crepe, si intravede il titolo, quasi nascosto tra i frammenti. Per quanto riguarda i colori, lasciamo ad Adriano molta libertà creativa: ci ha proposto una palette di contrasti che rispecchiano perfettamente il messaggio del brano. È una sintesi tra delicatezza e forza, proprio come “Fragile”.

“Fragile” affronta il tema della vulnerabilità. Quali sono secondo voi le difficoltà più grandi nella società di oggi? Cosa si potrebbe fare per migliorare la vita di tutti?

“Fragile” tocca una verità che viviamo ogni giorno: siamo costantemente messi alla prova da un mondo che ci richiede troppo, troppo velocemente. La società è sempre più distante dalle esigenze individuali, ci perdiamo tra lavori stressanti e relazioni che a volte sembrano superficiali. E poi ci sono le perdite, le persone che purtroppo dobbiamo lasciare andare. Ed è proprio questo che ci ha fatto riflettere: spesso corriamo così tanto da dimenticare quanto di prezioso abbiamo già. La soluzione, per noi, sta nel fermarsi, dare valore a ciò che ci circonda, riconoscere che spesso non serve cercare altrove, perché abbiamo già tanto. Se imparassimo a riconoscerlo, forse potremmo vivere con più consapevolezza e apprezzare di più le cose e le persone che fanno parte della nostra vita.

 

“Fragile” ha molti aspetti in comune con i precedenti singoli “Pezzo Pop” e “Marta”, ma al tempo stesso appare più incisiva e aggressiva. Quali sono state le differenze durante la sua fase di composizione rispetto alle predette canzoni?

Sì, è vero, “Fragile” ha un’energia diversa. “Pezzo Pop” si distacca dalle altre canzoni in termini di tematiche, mentre “Marta” è nata da un’elaborazione di un brano già scritto, che abbiamo riarrangiato. “Fragile”, invece, è venuta fuori in un unico flusso creativo, quasi come un’istantanea delle emozioni del momento. È stata una di quelle canzoni che nascono di getto, dove tutto – suono, testo, atmosfera – si incastra perfettamente, dando vita a qualcosa di più diretto e viscerale rispetto ai brani precedenti.

 

Progetti futuri?

A breve uscirà “Verbo” e stiamo organizzando una serie di live per portarlo in giro. Il palco è il nostro habitat naturale, e non vediamo l’ora di condividere tutta l’energia di questo nuovo progetto con il nostro pubblico!

 

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