Conferenza stampa Tony Hadley 25 agosto 2022 Tony Hadley al We Love Fest 2022

Tony Hadley al We Love Fest 2022, oggi 25 Agosto

Concerto di Tony Hadley a Pescara, ultimo appuntamento del We Love Fest 2022 – Pescara Music Festival

Oggi, 25 Agosto 2022, abbiamo avuto il piacere di incontrare e intervistare Tony Hadley, che si esibirà questa sera al We Love Fest; l’ex cantate del gruppo Spadau Ballet sarà sul palco di Piazza della Rinascita a Pescara. Il concerto di Tony Hadley chiude la rassegna We Love Fest 2022.

Di seguito la nostra intervista a Tony Hadley, al Sindaco Carlo Masci e all’Assessore Alfredo Cremonese.

Quando ti sei avvicinato per la prima volta alla musica? Come hai capito che poteva diventare un lavoro per te?

Originariamente volevo essere un chirurgo ortopedico, volevo essere un dottore (ride). Davvero! Ho scoperto la musica presto, subito, quando avevo più o meno 11-12 anni ascoltando David Bowie, i Queen ed Elton John; alla fine ho iniziato a scoprire di avere una voce, cantavo in Chiesa. A 14-15 cantai per una competizione in uno show e capii che era stato incredibile dopo aver sognato di essere un dottore. Così optai per il music business e formammo una band quando avevo 16 anni.  

 

Cosa ricorda Tony Hadley degli anni Ottanta?

Non molto (ride). Gli anni ottanta sono stati stupefacenti. Intendo registrare dischi, andare a Top of The Pops (nota trasmissione televisiva musicale inglese nda), il Live Aid, Band Aid, avere un numero uno, “True”, nel proprio paese. La canzone conquistò la vetta delle classifiche in 21 nazioni nel mondo e fu nelle priume cinque posizioni negli Stati Uniti. Era come dire: “Ehi! Ciao Mondo!”. Un’esperienza fantastica. A questo punto il fatto che pubblicammo quattro album e non siamo più insieme come band, significa che ci siamo divertiti. Abbiamo passato dei momenti fantastici.

 

Pensi che potrebbe mai esserci un ritorno per il movimento New Romantics?

No (molto deciso nella voce, nda). La moda va avanti, la gente nostalgica va indietro nel tempo ai mod e ai rocker, parlando di queste due categorie prendi persone di 60/70 anni. I New Romantics erano il movimento di una generazione (io avevo 19/20 anni e non lo rifarei adesso).

 

La produzione di Tony Hadley da solista è molto diversa, da album a album: Pop, Rock, Swing; con quale tipo di musica ti senti più a tuo agio?

Lo Swing. E’ una cosa strana, che alcuni non riescono nemmeno a cantare. Io ci provo con altri cantanti. E’ più o meno, come dire “si deve tenere il ritmo”. Uno spazio che mio piace davvero è il Pop Rock con un po’ di Twist. ”Because of You”, che l’ultimo singolo in Gran Bretagna, è tipo “familiare” ma al tempo stesso moderno”.

 

Chi erano gli idoli di Tony Hadley ragazzo? Cosa pensi invece della musica di oggi?

Roxy Music, David Bowie, Queen, Hall & Oates, Slade e tutte queste band hanno avuto una grande influenza su di me. Mi piacciono molo la musica americana, gli Aerosmith, gli Iron Maiden, i Foo Fighters.

Sarei dovuto diventare un rocker. Conosco Bruce Dickinson, Steve (Harris nda), e gli altri membri. Sono bravi ragazzi. I Def Leppard sono miei cari amici e li adoro. E poi Tom Petty, Bruce Springsteen. Sono veramente un rocker! 

 

Cosa ti piace di più della nostra Regione, l’Abruzzo?

E’ bellissimo, vicino al mare, ha belle colline / montagne. E’ tutto molto bello. Non c’è nulla che non possa piacere. Mi capisci. Una piacevole parte del mondo, quindi è fantastico.

 

Quali sono i progetti futuri di Tony Hadley?

Al di là del nuovo album (che abbiamo finito), non ho mai fatto un film. Mi piacerebbe recitare in un film campione d’incassi. Potrei farlo, ne sarei in grado

 

Intervista al Sindaco Carlo Masci

Una stagione esaltante che è iniziata a maggio con il Giro d’Italia (con una grandissima partecipazione di pubblico) e che poi è proseguita fino a oggi con tantissime iniziative.

Il We Love Fest è il punto di riferimento per i grandi artisti (anche internazionali) ma anche per i giovani gruppi abruzzesi che si sono esibiti al centro della città e che hanno avuto anch’essi un successo incredibile di pubblico.

La manifestazione si è quindi ormai consolidata e si aggiunge alle tante altre dell’estate pescarese, che è partita da maggio e arriverà a settembre. Avremo infatti altre iniziative con il festival dannunziano. E’ stata una stagione molto piena di iniziative di ogni genere, dal Pescara Jazz al Pescara Liberty Festival, dal We Love Fest alla D’Annunzio Week… Tutte fanno di Pescara un punto di riferimento nazionale (e non solo) per quanto riguarda la musica, l’intrattenimento, la cultura ecc. Di questo vado molto fiero.   

 

Intervista all’Assessore Alfredo Cremonese

Siamo estremamente soddisfatti di aver creato questo format che è il We Love Fest che prevede alla seconda edizione (anche se nel 2020 aveva già avuto un’appendice con band locali) le esibizioni di grandi artisti e di gruppi abruzzesi. Tutti concentrati in un arco temporale che va da una a due settimane. Noi vogliamo che sia anche un modo per far venire turisti a Pescara.

Uno strumento di marketing territoriale

E’ anche uno strumento di marketing territoriale, per far conoscere la nostra città anche fuori. Nel 2021, oltre agli artisti locali, abbiamo avuto anche Clementino, The Kolors, Enula e La Rappresentante di Lista. Quest’anno abbiamo aperto con Jimmy Sax, in occasione del Giro d’Italia, registrando oltre 20000 presenze in Piazza della Rinascita. Abbiamo poi portato Malika Ayane e Dargen D’Amico; stasera chiudiamo con il botto con Tony Hadley, il mitico frontman degli Spandau Ballet. Abbiamo inoltre avuto dieci gruppi locali che si sono esibiti durante il We Love Fest. La location è sempre stata stracolma di gente (parliamo di un numero elevatissimo di persone, soprattutto straniere).

We Love Fest è una manifestazione conosciuta non solo in Italia ma anche all’estero

Ho fatto poco fa l’esempio di due famiglie che ho avuto modo di conoscere: una che viene dalla Spagna (più precisamente da Madrid) e una milanese. E’ segno che questa manifestazione è conosciuta non solo in Italia ma anche all’estero. Per questo motivo quest’amministrazione ci deve puntare ancora di più. Le scelte che noi facciamo, proprio per assolvere a quella funzione di marketing territoriale, è anche mettere all’interno del programma una start internazionale, con cui il nome di Pescara può viaggiare oltre i confini nazionali.

Confronto 2021-2022

Così è stato ad esempio nel 2021 per Amii Stewart e così quest’anno per Jimmy Sax e così sarà per Tony Hadley. Inoltre noi siamo molto attenti a quelle che sono le richieste del mercato musicale. Malika Ayane ha un taglio per tutti gli utenti, D’Argen D’Amico è invece più rivolto ai ragazzi, così come Tony Hadley è per chi ha già un’età un po’ più matura. Quest’ultimo rappresenta infatti uno dei cantanti più importanti della nostra adolescenza.

C’è anche dietro una scelta curata, proprio perché dobbiamo dare delle risposte a tutte le fasce di pubblico e devo dire che finora non abbiamo mai sbagliato. Abbiamo infatti sempre fatto il sold out in qualsiasi manifestazione.

La prossima edizione We Love Fest

Sto già pensando alla prossima edizione, perché è un format davvero vincente, che va arricchito. Quest’anno non è stato possibile perché quest’amministrazione ha dovuto affrontare il problema della pandemia e quello dei rincari dell’energia elettrica. Sostanzialmente abbiamo avuto quindi problemi di tipo finanziario.

Sono convinto però che quando potremo veleggiare con un vento più leggero e calmo, potrà sicuramente investire di più in un festival che porta davvero migliaia di persone nella nostra città facendola conoscere nel mondo. Questo è per me motivo di orgoglio e già da stasera partiamo a progettare l’edizione del 2023.         

 

Album fotografico – Foto di Paolo Di Sante © Tutti i diritti riservati

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