Torna a luglio il Pescara Jazz con un grande cartellone
Torna a luglio il Pescara Jazz con un grande cartellone!
Il festival è ormai un evento fra i più noti nel suo genere in Europa e nel mondo. Un vero e proprio fiore all’occhiello per Pescara e l’Abruzzo intero.
Riportiamo qui di seguito alcune delle dichiarazioni del direttore artistico, Angelo Valori, durante la conferenza stampa di presentazione che si è tenuta la scorsa settimana.
Torna a luglio il Pescara Jazz con un grande cartellone – le dichiarazioni del direttore artistico Angelo Valori
“Ringrazio innanzitutto l’intera Amministrazione Comunale che mi ha dato la possibilità di allestire questo cartellone e Il nuovo consiglio di amministrazione con il quale stiamo lavorando in piena sintonia perché mi danno un grandissimo supporto.
Ringrazio infine gli sponsor che quest’anno sono particolarmente numerosi e che continuano a credere nel Pescara Jazz, com’è giusto che sia, e che quest’anno forse sono stati ancora più coinvolti dal discorso della ripartenza.
L’amministrazione comunale, il pubblico e le migliori e più importanti risorse dell’editoria della città si uniscono per lanciare questo messaggio di ripartenza attraverso la cultura, la socialità e l’aggregazione”.
Come leggere questo festival?
“Ha delle direttive molto precise: la prima a cui tengo molto è quella della voce e della canzone. Sapete che da quando sono direttore artistico ho raccolto l’enorme lavoro fatto da Lucio Fumo a cui va il mio ringraziamento. L’intuizione che ha avuto sul finire degli anni sessanta nell’iniziare questo percorso che ha portato a Pescara la musica americana. Nelle mie edizioni è stato molto caratteristico il discorso della canzone. Esiste proprio in settore che si chiama Pescara Jazz & songs nel quale cerco di esplorare il rapporto fra il Jazz e le varie forme di canzone e i suoi diversi stili e generi musicali. In questo senso l’evento forse più atteso si concretizzerà per la prima volta qui a Pescara il 15 luglio con Gino Paoli, uno dei più noti esponenti della canzone d’autore”.
L’edizione dello scorso anno
“Lo scorso anno è stata un’edizione totalmente italiana, e quindi, per la pandemia in atto, il festival ha abbandonato la tradizione fortemente internazionale con la matrice che è sempre stata quella di presentare i più importanti artisti internazionali. Devo sottolineare però che gli artisti italiani hanno lo stesso incantato”.
La 52° edzione
“Pescara Jazz è in realtà nato nel 1969. Quindi ha già varcato i suoi 52 anni. E’ alla 49° edizione perché negli anni settanta il festival fu sospeso non avevano più gli artisti internazionali americani soprattutto a causa degli anni di piombo. C’è stata un’interruzione di quattro anni. Questo è il motivo per cui il festival lancia il messaggio di libertà, di alta ricerca, di grande contaminazione con le altre culture come è il Jazz”.
La foto principale nell’articolo è di Paolo Di Sante
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