Andrea Lucchetta a Cartoons on the Bay 2022: l’intervista
Andrea Lucchetta a Cartoons on the Bay 2022: l’intervista.
Intervista esclusiva ad Andrea Lucchetta, telecronista sportivo ed ex pallavolista italiano.
In carriera ha vinto praticamente tutto, conquistando titoli in campo nazionale ed internazionale.
Ha avuto anche una parentesi come cantante ed è stato insignito Cavaliere Ordine al merito della Repubblica Italiana; ha ricevuto inoltre il Collare d’oro al merito sportivo.
Lo abbiamo incontrato per voi durante Cartoons on the Bay a Pescara, dove ha promosso “Super Spikeball”.
Andrea Lucchetta a Cartoons on the Bay 2022: l’intervista
Ciao Andrea, innanzitutto parliamo di “Super Spikeball”, in onda sui Raiplay e Rai Yoyo…
E’ una declinazione di un progetto Spike team che è andato in onda su Rai 2 e soprattutto su Rai Gulp con 78 episodi da 26 minuti dove abbiamo acceso lo spirito sportivo e lo spirito olimpia.
Lucky poi ora scende da Rai Gulp e arriva e sbarca su Rai play e Rai Yoyo con Super Spikeball che deriva dal gioco dello spikeball che venne inventato da Nino Viola e Lj-Wang perché si annoiavano dei metodi convenzionali che ci sono in palestra e che gli allenatori utilizzano. Quindi dalla noia scelgono di giocare a spikeball e interessare una serie di altre squadre le quali possono giocare e vestirsi come vogliono.
Prima ero qui in mezzo alla gente, mi guardo attorno con la mia mascotte gigantesca e c’era una bimba che era bardatissima con tutte le protezioni perché aveva i pattini e le ho detto “ma tu fai parte delle super roller?”. Lei ancora non lo sa ma a spikeball possono giocare anche le ragazze con i pattini. Chiunque può giocare a spikeball ed è questo il grande vantaggio.
Il progetto è collegato anche a una collana…
Abbiamo già a Cartoons on the bay l’episodio. Oggi è il primo giorno su Raiplay e praticamente abbiamo lanciato al Salone del Libro di Torino due activity book “Gioca con Lucky” e “Lucky Team” per la quarta e la quinta della scuola primaria, “Gioca con Lucky” e “Lucky squad” per i bambini della prima, seconda e terza dello stesso ordine scolastico. Giochi in movimento e interattivi dove alleni la mente e anche il fisico e ti diverti comunque a rimanere insieme facendo squadra.
Sei stato uno dei più grandi giocatori di pallavolo italiani. Qual è il momento della tua carriera che ricordi con più piacere?
Il primo scudetto sicuramente perché esplose il palazzetto di Modena con 5000 persone che mi hanno strappato di dosso tutto tranne le mutande (meno male) e poi sicuramente indiscutibilmente la vittoria nel campionato del mondo perché veniva da un Europeo dell’89, una sconfitta per sette partite a zero contro Cuba, la partita più importante l’abbiamo vinta con il Brasile e poi in finale abbiamo battuto Cuba 3-1. Siamo riusciti quindi, non con la magia delle Winx (che non esiste), né tantomeno con la bacchetta magica di Harry Potter, ma con la forza di un gruppo, a vincere un campionato del mondo. E’ la sfida più avvincente riportare queste direzioni nel mondo dei bambini facendo capire loro che la magia è divertirsi con il proprio sorriso.
Riportare la pallavolo alle nuove generazioni quindi?
Esatto!
Vedi già un tuo erede?
No, assolutamente no! Non c’è nessuno che mi può emulare, nessuno che è più bravo e bello di me…
Trent’anni fa hai fatto anche il Rapper!
(E l’intervista si conclude con Andrea che ci canta alcuni versi rappando!)
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