Arsita: Remo Rapino a “Una Valle che legge”
Arsita: Remo Rapino a “Una Valle che legge” venerdì 5 agosto 2022.
Arsita ospiterà nel suo meraviglioso Belvedere il 5 agosto, alle ore 18,30 lo scrittore abruzzese Remo Rapino, ben noto nel mondo culturale quale vincitore del Premio Campiello 2020.
L’Associazione Culturale Altofino ha organizzato la manifestazione “Una Valle che legge” giunta fra ampi successi alla sua quarta edizione.
Arsita: Remo Rapino sarà ospite a “Una Valle che legge” venerdì 5 agosto 2022 – tutti i dettagli a riguardo
Lo scrittore Remo Rapino parlerà del suo libro “Cronache di Scarciafratta” con la giornalista Evelina Frisa e la presidente di Altofino, Caterina Cacciatore .
L’iniziativa avrà il patrocinio dei Comuni della Valfino, della Pro Loco di Arsita, dell’Istituto Comprensivo “Valle del Fino” e del Parco Nazionale Gran Sasso e Monti della Laga.
Il chitarrista Stefano Barbati accompagnerà la lettura di alcuni brani dell’opera.
Le dichiarazioni dell’Ins. Caterina Cacciatore
L’Ins. Caterina Cacciatore, Presidente dell’Associazione Altofino ci ha dichiarato:
Con questo avvenimento abbiamo un gradito ritorno di Remo Rapino ad Arsita,
La nostra associazione ha lo scopo di promuovere cultura. Noi operiamo da oltre venti anni sul territorio di Arsita. Organizziamo principalmente il Festival Valfino al Canto” che quest’anno si trova alla ventottesima edizione, mentre siamo alla quarta edizione di “Una Valle che legge”, una rassegna letteraria in cui ospitiamo nomi importanti.
Il Festival: una manifestazione etnomusicologica, dove recuperiamo canti, balli e suoni della tradizione abruzzese. Un’occasione in cui si incontrano tanti gruppi non solo abruzzesi ma anche di altre regioni e nazioni con scambi culturali specie di tradizioni orali.
I programmi futuri dell’Associazione
I nostri programmi futuri prevedono la crescita di queste due manifestazioni. Esse hanno l’ obiettivo di trasmettere cultura attraverso la musica e indubbiamente continuare a portare i valori della nostra tradizione a rafforzare l’identità oltre che dare un taglio innovativo a quello che è stata la tradizione popolare.
Inoltre per ciò che riguarda la narrativa, tentiamo di promuovere la lettura come compagna di viaggio ma contemporaneamente abbiamo anche loscopo di promuovere il nostro territorio.
I nostri avvenimenti culturali costituiscono sicuramente opportunità per attrarre il turismo nel nostro paese ell’entroterra teramano.
Stiamo vivendo un forte spopolamento e quindi ci impegniamo moltissimo per conservare ciò che è rimasto nel tentativo di produrre sviluppo delle potenzialità esistenti e creare nuove situazioni che possono contribuire al progresso socio-economico e culturale di Arsita.
Offriamo anche un’importante ospitalità e nel prossimo incontro, facciamo gustare i prodotti dell’antica tradizione culinaria locale: “i maccarun alla mulinar” (maccheroni alla mugnaia), l’ottimo formaggio locale, il pane fatto in casa con i peperoni e i nostri dolci. Il tutto nel nostro meraviglioso Belvedere da cui lo sguardo spazia su tutta la catena del Gran Sasso, col Monte Camicia eccetera: li abbiamo proprio addosso”.
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