L’Abruzzo piange Padre Quirino Salomone
L’Abruzzo piange Padre Quirino Salomone che ha raggiunto la Casa del Signore.
Gloria del Clero di Taranta Peligna, cittadina che lo ha visto nascere, muovere i suoi primi passi e crescere.
Il suo destino, però, non era quello di vivere alle falde della Maiella, ai piedi dell’ampio squarcio della “Valle di Taranta”, né quello di lavorare nei lanifici locali.
Il Signore aveva riservato per lui ben più ampia missione. Lo aveva chiamato infatti alla vita di convento, a indossare il saio per predicare la Pace e la Concordia fra i popoli e nel mondo.
L’Abruzzo piange Padre Quirino Salomone che ha raggiunto la Casa del Signore dopo una lunga malattia
E’ andato via, quasi in punta di piedi, dopo una lunga malattia sopportata con serenità e coraggio, all’età di 86 anni. Durante la sua vita aveva seminato tante opere in ogni angolo d’Abruzzo.
Aveva “cantato la sua prima Messa” nel 1963, anno in cui, dopo il corso di studi teologici, ricevette l’ordinazione sacerdotale.
La sua vita può essere sintetizzata in poche parole: contemplazione, dinamismo, cristiane azioni sociali, predicazione e partecipazione a conferenze, scritti, organizzazione di manifestazioni, restauro e recupero di conventi ecc..
Un frate francescano che lascia tante associazioni che ha aiutato a nascere e crescere,. Era però anche depositario di un testamento di immensa cultura e di grande capacità organizzative.
Chi non ricorda il suo discorso di Pace e di fraternità che pronunciò all’Assemblea dell’ONU?
Nell’Alta Valle Aventino era molto amato, soprattutto per la sua semplicità di porsi, umile fra gli umili. Tutti ricordano il suo sorriso accattivante e anche la sua insostituibile presenza il 2 luglio alla Festa della Madonna della Valle, nella sua tanto amata Taranta Peligna.
Particolare attenzione ha dedicato anche al Santuario della Madonna dell’Altare (Santuario Celestiniano). Contribuì infatti col suo interessamento al relativo restauro ed alla sua successiva fruibilità per lunghi periodi dell’anno.
Fra i grandi promotori e valorizzatori della “Festa della Perdonanza” a L’Aquila
Fra i grandi promotori e valorizzatori della “Festa della Perdonanza” a L’Aquila, trasformata e resa dalla sua opera come un evento internazionale di Santa Cristianità.
In questa celebrazione ha coinvolto tanti grandi personaggi del mondo religioso e della cultura.
Studioso di alto valore, ha rivalutato la figura di Celestino V, nei suoi scritti (tanti) e nelle innumerevoli conferenze a cui non mancava mai portandovi il suo contributo di religioso e di studioso.
Lascia anche tanti scritti e libri, giornali fondati e lanciati da lui. Da essi si possono trarre i più grandi apprendimenti sociali e di notizie storiche sulla figura del Papa Celestino.
Un Papa che ha rivalutato descrivendone le opere e i meriti. Affermò infatti storicamente che Celestino V non aveva mai pronunciato “il gran rifiuto” di dantesca memoria.
Per ben 22 anni è vissuto nel Convento Francescano della Basilica di Santa Maria di Collemaggio in cui ha ricoperto la carica di Vicario Rettore.
Impossibile descrivere e raccontare tutte le sue attività in vita che continueranno ad esistere nel nostro Abruzzo, nell’Alta Valle Aventino, in Taranta Peligna: “Non omnis moriar” (“non morirò tutto”) diceva Orazio nelle sue Odi. Resteranno, infatti le sue opere a imperitura memoria.
Unanime il cordoglio nel mondo religioso, politico e della gente semplice.
Le dichiarazioni di Francesco Piccone, Sindaco di Taranta Peligna
Riportiamo di seguito una dichiarazione esclusiva di Francesco Piccone, Sindaco di Taranta Peligna, la cittadina che gli ha dato i natali:
“Se ne va un figlio illustre di Taranta che, nonostante il ruolo rivestito, lo spessore culturale, etico e morale, ha saputo incarnare, con l’esempio concreto, il massaggio francescano di povertà ed accanto agli ultimi.
In qualità di Sindaco, a nome dell’intera comunità tarantolese, manifesto cordoglio ed umana vicinanza a tutti coloro che hanno conosciuto, apprezzato e partecipato alla missione terrena di PADRE Quirino.
Una missione che lascia, oggi e sempre, una chiara testimonianza di fede e amore.
Siamo, adesso, una comunità addolorata e sgomenta, ma coesa ed unita nel ricordo, nei valori di speranza e resurrezione, che ci danno la misura di come l’esempio di Padre Quirino abbia fatto breccia nei nostri cuori.
Ogni cittadino ha, nel cuore, un intimo spaccato che lo lega a padre Quirino
Ogni cittadino ha, nel cuore, un intimo spaccato che lo lega a padre Quirino, io lo voglio ricordare come il fratello che, nonostante i suoi impegni e la sua levatura culturale, che lo conducevano lontano, ha sempre riservato a Taranta ed in suoi cittadini un ruolo di rilievo.
Mancherà a tutti noi il rituale panegirico in occasione dei solenni festeggiamenti in onore dell’adorata Maria SS. Della Valle, che dava, ai fedeli accorsi, la forza di proseguire nella processione ed, idealmente, la capacità di saper affrontare, con fede, sacrificio e speranza, le salite dell’ esistenza.
Anche in questo giorno triste, i doni di fede e speranza, ci fanno proseguire il cammino terreno consapevoli di avere una guida celeste e con la responsabilità e l’onore, di saper applicare, almeno un po’, nel quotidiano, il messaggio che ci lascia in eredità”.
Foto tratta dalla pagina facebook dell’Associazione Celestiniana Sulmona
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