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Oggi 19 maggio 2020 la Chiesa ricorda San Celestino V

Oggi 19 maggio 2020 la Chiesa ricorda San Celestino V, il grande Papa anacoreta.

Una figura che gli studiosi moderni hanno riabilitato nella lunga storia della Chiesa, restituendogli il giusto ruolo di grande protagonista e coraggioso riformatore cha realmente ha avuto.

In particolare ci riferiamo, oggi a Padre Quirino Salomone. Un Frate dotato di una immensa cultura, ma che si rivela semplice ed umile col suo accattivante sorriso. Padre Quirino, con argomenti esposti  senza grandi fronzoli teologici, ha parlato e seguita a parlare dell’umile fraticello della Maiella e del Morrone assurto alla cattedra di San Pietro. Le sue dotte conferenze, i suoi scritti e, soprattutto le tante Associazioni da lui fondate hanno posto all’attenzione degli studiosi moderni l’esatta dimensione di Celestino V.

Oggi 19 maggio 2020 la Chiesa ricorda San Celestino V, Papa dal 29 agosto al 13 dicembre 1294

Oggi Padre Quirino, ha organizzato per tutta la famiglia celestiniana, una riunione alle ore 11,30 nella Chiesa del Movimento Celestiniano in Piazza d’Armi. Sarà un momento di preghiera con una particolare benedizione per tutti i partecipanti.

Dante Alighieri pone Celestino Quinto nel terzo canto dell’Inferno, fra gli ignavi, come “colui / che fece per viltade il gran rifiuto”.

Celestino V

L’attenta disamina condotta da tutti gli studiosi moderni  ha portato a rivalutare Celestino V contrapponendo alla figura dantesca un’immagine di un vero e grande Papa. Infatti egli  tentò, senza riuscirci, una riforma radicale della Chiesa dei suoi tempi.

Isernia e Sant’Angelo Limosano rivendicano la nascita di Pietro Angelerio che, fin da bambino già manifestava la sua predisposizione per la vita religiosa.

La sua prima tappa fu Castel di Sangro, dove iniziò come umile fraticello. Si recò a Palena sul Monte Porrara dove visse in una grotta con unica compagna la sola immagine della Madonna. Rimase a Palena per circa due anni, fino a quando una moltitudine di gente si recava da lui umile eremita. I suoi discepoli  eressero il Santuario della Madonna dell’Altare nel luogo delle sue preghiere.

Abbandonò Palena per recarsi sul versante opposto della Maiella sul massiccio del Morrone, dove si rifugiò in grotte ed anfratti sempre più in alto e quasi inaccessibili.

La congregazione da lui fondata

Fondò nel 1244 una congregazione con una rigida regola che il Papa Gregorio X riconobbe come ramo dei benedettini. I Celestiniani hanno avuto periodi di grande splendore (basti pensare alla famosa Badia di Sulmona).

La Congregazione Religiosa fu sciolta con decreto del 13 febbraio 1807.

Pietro Angelerio fu eletto Papa nel conclave di Perugia (dopo due anni di dispute) il 5 luglio 1294. Tentò la riforma della Chiesa per darle un volto più povero e più umano. Fortemente avversato dal suo successore Bonifacio VIII fu costretto alle dimissioni, a cui seguirono la sua reclusione in una angusta cella di Monte Fumone a Veroli, dove morì nel maggio del 1296. I recenti studi hanno smentito l’ipotesi di un suo assassinio.

La Perdonanza

Di grande rilevanza per la città dell’Aquila fu la bolla della Perdonanza emessa da Celestino V nel 1294.

Da allora ogni anno il 28 di agosto si apre la porta santa della Basilica di Collemaggio e chiunque l’attraversa, si confessa e si comunica ottiene l’indulgenza plenaria.

 

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