Sergio Graziani: Madonna di Coccia
Abbiamo il piacere di pubblicare oggi un brano scritto dal Dott. Sergio Graziani : Madonna di Coccia. Nato a Sulmona il 24 Aprile 1932 ha conseguito la maturità presso il Liceo Classico Ovidio della stessa città. Laureato in economia presso l’Università di Bari è stato assunto con la qualifica di ispettore dalle Ferrovie dello Stato. Vive a Roma, ma è amato dai suoi tani amici di Palena, cittadina nella quale torna spesso; ci trascorre il mese di agosto insieme alla famiglia.
Appassionato di ricerche storiche, escursionista, conosce molto bene la Maiella, in ogni suo aspetto: storico, geologico, naturalistico ed ambientale in genere.
Sergio Graziani e Madonna di Coccia
La carriera di Sergio Graziani
Nel corso della sua carriera ferroviaria si è interessato anche degli aspetti economici della gestione; con particolare riferimento alle problematiche di interesse comune delle ferrovie europee.
Tale attività lo ha portato a partecipare anche alle periodiche riunioni annuali organizzate nelle primarie località europee nel quadro dell’organizzazione preposta a relazionare ai direttori generali delle reti ferroviarie.
Inquadrato dirigente ha curato le pubbliche relazioni dell’Azienda in occasione di eventi nazionali ed internazionali, rappresentando l’interfaccia aziendale segnatamente nei confronti della stampa nazionale ed estera in occasione di premi o convegni concernenti le ferrovie.
L’organizzazione del premio giornalistico Ferrovie Oggi e Domani
Di particolare rilevanza l’organizzazione del premio giornalistico Ferrovie Oggi e Domani, realizzato in collaborazione con il Comune di Sanremo, avente per oggetto la premiazione di articoli sulle ferrovie italiane apparsi sia sulla stampa nazionale che quella estera.
Dal 1980 al 1984 è stato incaricato di sovrintendere alle attività di segreteria del Consiglio di Amministrazione FS. Per l’Università Bocconi di Milano ha contribuito alla stesura di un testo sull’evoluzione della produttività dell’azienda ferroviaria negli ultimi decenni.
Componente della segreteria del sindacato dei dirigenti delle ferrovie italiane, Sindifer, ne ha retto l’amministrazione per un lungo periodo di tempo, anche dopo il pensionamento, sino a superare i trenta anni.
Sergio Graziani: la pensione e l’amore per le montagne abruzzesi
In pensione dal 1994 è rimasto fortemente attaccato all’Abruzzo del quale ha seguito l’evoluzione delle usanze e dei costumi nel corso degli anni.
Attenzione particolare ha dedicato alla produzione canora folkloristica, segnatamente quella della fascia adriatica, nel periodo dei primi anni del novecento, come pure a quella orafa di Pescocostanzo e Scanno.
Innamorato frequentatore delle montagne abruzzesi, ha spesso colto l’occasione di visite ai luoghi per sottolinearne, in brevi racconti, i significati palesi o nascosti di ordine storico, paesaggistico e spirituale, sottolineando, a quest’ultimo riguardo, le tracce lasciate dai Santi e Anacoreti sui monti Maiella e Morrone.
Interesse particolare ha rivolto ai costumi dei vari paesi della Valle Peligna dei quali si è fatto promotore, avvalendosi di artisti locali, della riproduzione in ceramica delle tipicità caratteristiche di ognuno.
In tale ambito ha contribuito con specifico finanziamento al restauro del busto della scannese di Costantino Barbella danneggiato dal sisma del 2009. Iscritto alla USLE, Università Sulmonese Libera Età, partecipa con assiduità alle varie lezione, anche nella veste di relatore.
Foto gentilmente fornite da Sergio Graziani
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