Prof. Filippo Pollice intervista esclusiva
La nostra intervista esclusiva al Prof. Filippo Pollice, politico ed anche autore.
Continua il grande successo per il libro del Prof. Filippo Pollice, “Le ricordanze e le speranze tra il dire …E il fare”, edizioni Èdicola, presentato il 4 aprile 2019 in una gremitissima sala consigliare della Provincia di Chieti.
Il volume abbraccia la storia personale, famigliare, politica e socio-economica della provincia di Chieti, con un particolare sguardo sulla Val di Sangro e Valle Aventino.
Il Prof. Filippo Pollice è conosciuto in Abruzzo non solo per i suoi incarichi politici, ma anche in qualità di specialista in psichiatria e in neuropsichiatria infantile. E’ stato inoltre docente universitario e direttore del Dipartimento Salute Mentale di Chieti. Ha esercitato la professione di medico condotto per 15 anni a Gamberale, Pizzoferrato, Rivisondoli, San Giovanni Teatino; è stato medico ospedaliero a Tocco Casauria; Primario Direttore del Dipartimento di Salute Mentale di Chieti-Ortona.
Intervista al Prof. Filippo Pollice – gli incarichi lavorativi
Tanti gli incarichi e le cariche rivestite ed elencarle sarebbe troppo lungo e richiederebbe molto spazio, è stato:
- Consigliere Comunale di Gamberale;
- Consigliere Provinciale;
- Presidente Provinciale dell’ONMI;
- Assessore Provinciale alla Sanità;
- Presidente ULSS di Lanciano;
- Presidente della Commissione Istruttoria Regionale per l’Impiego;
- Componente della Commissione Interministeriale Handicaps del Ministero Affari Sociali;
- Consigliere Regionale eletto nel 1985 e 1990;
- Assessore Regionale, al Turismo, Sport, Lavoro;
- Presidente della ADSU;
- Presidente Rotary Chieti per due anni.
Ha dedicato tutta la sua vita politica e professionale e di impegno sociale a difesa dei diritti e dei doveri di tutti i cittadini di qualunque ceto sociale e di idea politica. Una lotta silente e diuturna a favore dei neonati, dei poveri, degli umili, dei malati, dello sviluppo della società in ogni settore: sanità, lavoro, sport, turismo, diritto allo studio, tempo libero, realizzazione di infrastrutture e quanto altro necessario.
Parlare del Prof. Filippo Pollice richiederebbe un libro ancor più lungo di quello da lui scritto.
Breve biografia del Prof. Filippo Pollice
E’ nato a Gamberale (1343 m. s.l.m. – il più alto Comune della Provincia di Chieti) da dove è partito per completare i suoi studi di medicina a Bologna.
Il suo è un libro di ampio respiro sociale, che abbraccia tanti settori della sua vita passata, della sua Gamberale, dell’ambiente in cui è vissuto, ripercorre numerose pagine storiche dell’Alta Val di Sangro – Aventino, (con descrizione anche del territorio e della sua fauna),delle esperienze politiche, delle numerose proposte di legge, dei finanziamenti nei diversi settori, l’esperienza presso il Dipartimento di salute Mentale e presso la ADSU, tante e numerose pubblicazioni e scritti di ogni genere e argomento, la storia della Democrazia Cristiana e delle diverse realizzazioni di opere pubbliche, prima fra tutte la superstrada Fondo valle Sangro, la metanizzazione, l’insediamento industriale della Sevel, la ferrovia Sangritana, l’omaggio a Remo Gaspari.
Troppo lungo l’elenco degli argomenti, tutti trattati con severo rigore storico e documentale, con uno sguardo ai suoi anni giovanili, alla sua famiglia ed alla sua adorata moglie Elsa.
Il lettore trova nel libro del Prof. Filippo Pollice, “Le ricordanze e le speranze tra il dire …E il fare” sicuramente argomenti che lo interessano sia personalmente che in un più ampio respiro socio-economico e politico.
Ho raggiunto il Prof. Filippo Pollice nel suo studio di Chieti, immerso sempre nella sua attività, mi ha accolto col suo solito sorriso bonario ed accattivante, disponibile a rispondere alle mie domande.
Il Prof. Filippo Pollice risponde alla nostra intervista
Cosa ricorda della sua vita professionale a Gamberale?
Sono costretto a dire “ai miei tempi”, sì perché, da giovane medico in un piccolo Comune di montagna (Gamberale è il più alto della Provincia di Chieti, con inverni estremamente rigidi) non esisteva la guardia medica, il medico di famiglia stava in servizio per l’intero anno e per ogni giorno ed ora, sempre pronto a dare la propria opera a favore dei pazienti.
L’ospedale più vicino stava a Castel di Sangro o Atessa o Lanciano: li si raggiungeva con una viabilità tortuosa a valle alla quale si arrivava solo con vere e proprie mulattiere.
Il Comune di Gamberale era fatto da tanti casali e frazioni che si raggiungevano a piedi: ero solo ad affrontare tutti i casi e le malattie che mi si prospettavano.
Ho descritto queste situazioni nel mio libro “Le ricordanze e le speranze tra il dire …E il fare”
Mi racconta qualche episodio?
Che dire, l’attività medica si svolgeva la mattina in ambulatorio ed il resto della giornata a visitare i pazienti.
Ho avuto episodi gravi, ma anche tanti altri anche un po’ umoristici caratterizzati dai sentimenti semplici dei miei ammalati.
Ho dovuto combattere non solo le malattie, ma anche le condizioni climatiche, la neve, le bufere, sono rimasto spesso isolato in casolari sperduti anche per più giorni, in attesa del miglioramento delle condizioni atmosferiche.
Una volta sono stato salvato da un cantoniere provinciale lungo la cosiddetta “strada del bosco” che va dalla stazione di Palena a Pizzoferrato: ero rimasto isolato in mezzo alla bufera e già stavo raccomandando la mia anima, quando mi portarono mezzo assiderato in una piccola casa cantoniera.
In quali altri Comuni è stato?
Sono stato come medico condotto a Rivisondoli, Pizzoferrato e Gamberale, con consulenze saltuarie a Roccaraso e nei Comuni limitrofi; sono stato anche Ufficiale Sanitario di San Giovanni Teatino.
Perché è entrato in politica?
Entrai in politica per tentare di migliorare le condizioni delle infrastrutture e della viabilità dell’intera vallata dell’Alto Sangro, con l’intento anche di risolvere i numerosi problemi che attanagliavano gli abitanti del territorio. Il tutto è meglio descritto sempre nel mio libro.
Qual è stata la sua principale soddisfazione in politica?
Ho percorso tutte le esperienze politiche, da semplice Consigliere Comunale di Gamberale, a Consigliere ed Assessore della Provincia di Chieti, fino ad arrivare alla carica di assessore Regionale. Ogni passo, ogni nuova esperienza in ogni settore della vita quotidiana mi hanno interessato. Ricordo con soddisfazione, il contributo in qualità di proponente e/o relatore delle seguenti leggi:
1) L. R. n. 54/1987 – Prevenzione degli handicap preconcezionale, prenatale e neonatale;
2) L. R. n. 15 – Norme per l’organizzazione e la gestione di interventi socio-assistenziali in favore di minori;
3) L. R. n. 72/1944 – Piano Sanitario Regionale;
4) Legge sulla pari opportunità uomo-donna;
5) Modifiche ed integrazioni L.R. 10/80 recante istituzione USL Regione Abruzzo;
6) Costituzione di un Centro Regionale e quattro servizi provinciali per prevenzione, diagnosi e trattamento AIDS;
7) Istituzione Centro Regionale Glaucoma in Chieti;
8) Interventi a favore di persone anziane disciplinati art. 7 L.R. 39/85;
9) Norme per la riqualificazione degli organici USL;
10) Organizzazione servizio di farmaco-vigilanza;
11) Istituzione Centro Regionale Tireopatie in Chieti.
Significative sono le altre iniziative assunte in precedenti incarichi:
- Attivazione dello screening di massa delle malattie dismetaboliche;
- Studi statistico-epidemiologici e modelli organizzativi, di prevenzione ed assistenza dei soggetti in età scolare, nel Comune di Lanciano;
- Componente della Commissione Paritetica Università – Regione – USL, in entrambe le edizioni;
- Organizzazione del primo convegno in Abruzzo sul disadattamento infantile;
- Componente Commissione Interministeriale presso il Ministero per gli Affari Sociali, per l’elaborazione e il coordinamento delle politiche inerenti le problematiche di portatori di handicap, dal 25/11/1988;
- Componente Consulta Regionale per la Tutela della Salute Mentale presso l’Assessorato alla Sanità della Regione Abruzzo;
- Socio fondatore A.N.FF.A.S. di Chieti (associazione non a scopo di lucro che persegue esclusivamente finalità di solidarietà e promozione sociale in campo socio-educativo, ricreativo, affinché sia garantita e promossa la piena autonomia e la reale integrazione dei ragazzi diversamente abili nella società in un’ottica di maggiore qualità della vita);
- Componente della Commissione Regionale riabilitazione presso l’Assessorato alla Sanità della Regione Abruzzo;
- Componente Regionale Tutela dei Minori presso l’Assessorato alle Politiche Sociali – Regione Abruzzo.
Perché ha scritto un libro?
Alla mia età mi sono interrogato sul mio passato, su quanto ho potuto e saputo fare e anche sui progetti proposti e non realizzati. Ho tracciato, insomma, un bilancio dell’impegno sociale che la mia generazione, senza distinzione di appartenenza politica è riuscita a fare.
Basta leggere la frase conclusiva del mio libro:
“questo fa parte del patrimonio storico e culturale che la nostra generazione politica (comprendendovi anche quella di tutti i partiti della Regione Abruzzo) ha consegnato alle generazioni future.
Cari giovani di oggi, sappiate che questi uomini hanno avuto un solo grande ideale: fare il bene degli altri!
Oggi molti di essi ci hanno lasciato oppure, appartengono al passato politico.
La mia non è retorica: parlano da soli i fatti ed il benessere economico che abbiamo conquistato!
Grazie per quanto seguiterete a fare voi, con la vostra intelligenza e capacità, perché io credo in voi, credo nei giovani e nelle future generazioni”.
Grazie Prof. Filippo Pollice, a nome mio personale e di Abruzzo Oggi.
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