Fallo: progetto anti ineguaglianze
Fallo: progetto anti ineguaglianze.
Il Comune di Fallo pone la sua attenzione sulla risoluzione dei problemi sociali che esistono nella popolazione locale.
Infatti, nei piccoli centri montani, ben si evidenziano le condizioni socio-economiche non solo delle famiglie ma anche dei singoli individui.
Tutto ciò deriva anche dall’esiguo numero degli abitanti ancora residenti nella cittadina della vallata del Sangro.
L’emigrazione ha effettuato un drenaggio nel numero degli abitanti. Quelli che restano costituiscono però il presidio del territorio al quale rimangono fortemente ancorati, in una meravigliosa catena di solidarietà umana.
La conoscenza delle persone e la loro reciproca solidarietà comportano, quindi, anche l’entrare nella loro vita quotidiana in ogni suo aspetto.
Da ciò nasce la necessità di intervenire in maniera marcata per garantire ad ogni abitante una vita il più possibile serena ed anche adeguata ai moderni mezzi tecnologici.
Fallo: progetto anti ineguaglianze – i dettagli
Il Comune di Fallo, perciò, aderirà ad un progetto per eliminare e/o ridurre al massimo le ineguaglianze sociali esistenti, contrasterà le condizioni di svantaggio della persona e ridurrà i fenomeni di marginalità.
Un progetto per nulla ambizioso spalmato nella durata di nove mesi, nell’arco dei quali si svolgeranno in diverse azioni e direzioni socio-economiche.
Infatti il primo obiettivo consisterà nell’individuazione e coinvolgimento di 20 donne disoccupate under 50 ed a rischio povertà da formare professionalmente nel settore sociale.
L’operazione interesserà i comuni partner del progetto, attraverso gli assessorati sociali.
Il progetto prevede azioni di formazione in presenza e online in una piattaforma digitale al fine di avvicinare utenti fragili e persone oltre i 65 anni ai quali dare idoneo sostegno psicologico a distanza.
Ancora una volta l’informatica farà la sua parte e costituirà il mezzo tecnico principale per alleviare e/o risolvere tanti problemi.
L’’obiettivo principale
L’’obiettivo principale consiste nell’individuazione di 100 persone oltre i 65 anni, rilevare ed esaminare i loro problemi, per eliminare il loro isolamento sociale dovuto alla pandemia, dando loro idoneo sostegno a distanza.
Il tutto, passerà anche nella riduzione del cosiddetto fenomeno di “digital divide” consistente nella scarsa conoscenza dell’utilizzo dei moderni mezzi informatici, dovuto a fattori di età e sociali.
Un’azione prima di tutto di formazione delle 20 donne che verranno scelte per migliorare la situazione delle popolazioni dei comuni aderenti con obiettivo primario di favorire la socializzazione attraverso i moderni mezzi informatici.
L’empowerment
Raggiungere, cioè, quello che gli inglesi chiamano l’empowerment, consistente nel credere nelle proprie possibilità ed, avere una maggiore consapevolezza delle proprie forze morali e intellettive.
Foto tratta dalla pagina facebook del Comune di Fallo
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