San Salvo ordinanza per abbattimento cinghiali

San Salvo: ordinanza per abbattimento cinghiali

San Salvo: ordinanza sindacale per abbattimento cinghiali.

Il Sindaco del Comune di San Salvo, Emanuela De Nicolis,  ha emesso un’ordinanza che autorizza la cattura e l’abbattimento dei cinghiali allo stato brado.

Naturalmente il provvedimento amministrativo ha dovuto subire tutto l’iter legislativo in materia, ivi compresa l’acquisizione del parere favorevole dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) e le indicazioni della Polizia provinciale.

San Salvo: ordinanza sindacale per abbattimento cinghiali – un provvedimento a tutela della pubblica incolumità

Il provvedimento tutela la pubblica incolumità, dopo gli avvistamenti dei cinghiali in più parti del territorio, quali  via Grasceta, la Statale 16 rotatoria con via Andrea Doria, il rione Marina, il Consorzio Icea, la Nuova Circonvallazione, via di Montenero e di via Melvin Jones.

L’ordinanza riguarderà l’abbattimento di 15 capi sia in aree rurali che in quelle adiacenti al centro abitato.

Le dichiarazioni del Sindaco di San Salvo, Emanuela De Nicolis 

Il Sindaco Emanuela De Nicolis ha dichiarato:

“La presenza incontrollata dei cinghiali crea pericolo per i cittadini, agli animali domestici e alla circolazione stradale. E’ una lotta che investe di responsabilità anche i cittadini con una serie di azioni come evitare di lasciare per strada ogni forma di alimenti e scarti agli animali selvatici, tenere i terreni prospicienti le strade comunali sgombri dalla vegetazione infestante e conferire i rifiuti nei giorni e nelle modalità stabiliti”.

Ormai dobbiamo registrare la fase di completa emergenza per la presenza di questi ungulati in ogni zona dell’intero territorio abruzzese.

La loro particolare prolificità contribuisce allo squilibrio ecologico delle zone infestate.

Tanti i danni che i cinghiali causano all’ambiente ed alla società.

La loro affannosa ricerca di cibo di ogni qualità (sono onnivori) li porta fino ai centri abitati, dove rovistano e mangiano nei cassonetti delle immondizie.

Spesso attaccano anche l’uomo, specie quando intere famiglie costituiscono il branco con la presenza anche di cinghialetti che seguono la mamma.

L’agricoltura ed i prodotti agricoli subiscono i danni principali, che, anche se indennizzati da apposita legge regionale, non ripagano equamente il danno subito e sottraggono al mercato prodotti tipici.

Le zone di montagna e collinari producono i migliori prodotti agroalimentari, ma lamentano anche i danni causati, spesso a raso,  dai cinghiali che imperversano nelle zone di coltivazione.

Naturalmente alla pratica di abbattimento degli esemplari adulti di cinghiali le Associazioni Ambientaliste fanno una forte opposizione, dimenticando forse il primato dell’uomo sull’ambiente.

Certamente la specie deve essere protetta e tutelata, ma nella giusta misura e con piani ben studiati e coordinati.

 

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