Sopralluogo a Palazzo d’Achille a Chieti foto

Sopralluogo a Palazzo d’Achille a Chieti

Sopralluogo a Palazzo d’Achille a Chieti per verifica preventiva alla ripresa lavori di completamento.

L’Assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Chieti, accompagnato da altri tecnici, ha eseguito un sopralluogo al Palazzo d’Achille per una verifica preventiva alla ripresa dei lavori di completamento, interrotti recentemente dalle disposizioni di legge in materia di lotta al coronavirus.

Sopralluogo dell’Assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Chieti e dei tecnici a Palazzo d’Achille a Chieti

Il riavvio del cantiere è da inquadrare alle disposizioni impartite anche dal Sindaco Di Primio per la riapertura dei lavori edili in Chieti. Ovviamente nella piena osservanza delle norme antinfortunistiche e di igiene e salute previste dai decreti sul coronavirus.

Un punto a favore, quindi dell’Amministrazione Comunale che lotta da molti anni per riappropriarsi della propria sede municipale.

Se si ripercorre la storia e gli avvenimenti pregressi su questo cantiere, sembrano proprio stregati i lavori di completamento della ristrutturazione e consolidamento statico di Palazzo d’Achille. Quasi come se ci fosse una maledizione negativa per la loro esecuzione.

Dopo il terremoto del 4 aprile 2009

Infatti dopo il terremoto del 4 aprile 2009 lo stabile fu dichiarato inagibile. Conseguentemente la sede municipale fu portata provvisoriamente nella ex sede della Banca d’Italia in Corso Marruccino.

La fase di progettazione prevedeva l’esecuzione dei lavori di l recupero e della riqualificazione funzionale. Ovviamente con adeguamento strutturale, impiantistico e restauro conservativo.

I lavori  riguardavano anche il completamento di pavimentazioni e restauro pareti piano terra e primo piano, degli impianti di climatizzazione al piano terra, degli infissi interni e della quota residuale di quelli esterni, delle finiture e dei sanitari locali diurno, il restauro del portone ingresso. A conclusione dei lavori  dovevano essere forniti arredi e corpi illuminanti, esclusi nel primo appalto.

Dopo la fase di progettazione

Dopo la fase di progettazione è stato tutto un susseguirsi di eventi che hanno ritardato l’esecuzione dei lavori.

La fase più difficile da superare è stata certamente quella relativa ai ritardi di esecuzione e  al fallimento della ditta appaltatrice che, come noto, è una delle evenienze che ritarda al massimo l’esecuzione dei lavori.

In tale malaugurata evenienza  sono da osservare procedure e iter burocratici molto lunghi, che, purtroppo sono previsti dalle leggi vigenti in materia di realizzazione di opere pubbliche e fallimenti.

Dopo questi  laboriosi adempimenti si arriva al 6 dicembre 2019 con la consegna dei lavori di completamento.

Il sequestro del cantiere nel 2019

La storia infinita non finisce qui. Con il 13 dicembre 2019 infatti la Procura di Chieti nell’ambito di un proprio procedimento avviato nel 2018 sequestra il cantiere per ipotesi di  turbativa d’asta, falso ideologico e truffa aggravata a carico di imprenditori e tecnici.

La procura nominò un Consulente Tecnico d’Ufficio col compito di svolgere  verifiche sulla contabilizzazione dei lavori eseguiti.

I lavori ripresero grazie anche alle pressioni e interessamento del Sindaco Di Primio.

La sospensione dei lavori a causa del coronavirus

L’epidemia da coronavirus e le relative disposizioni  delle attività nei cantieri edili hanno portato, purtroppo, alla temporanea sospensione dei lavori in corso.

Ben venga, quindi, la ripresa dei lavori da inquadrare nella cosiddetta fase 2 del coronavirus.

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