Villa Santa Maria: ad agosto 2024 il Polo Museale Comunale
Villa Santa Maria: ad agosto 2024 nascerà il Polo Museale Comunale.
L’Amministrazione Comunale di Villa Santa Maria ha annunciato che per il prossimo mese di agosto, nascerà il Polo Museale Comunale.
Villa Santa Maria: ad agosto 2024 nascerà il Polo Museale Comunale – un progetto di grande rilievo
Un progetto di grande rilievo per la collettività villese che valorizzerà il suo patrimonio artistico, culturale e tradizionale.
I tre musei oggi esistenti posti in luoghi diversi della cittadina dell’Alto Sangro, avranno un’unica location: Palazzo Caracciolo.
Parliamo dei seguenti tre centri culturali:
Museo dei cuochi
Villa Santa Maria ha la fama internazionale di “Patria dei Cuochi” derivante dall’antica tradizione locale (che si perde nei secoli e sembra risalire al XVI secolo con la famiglia Caracciolo) di esercitare l’arte di personale alberghiero.
Nel 1939 il Regio Provveditorato agli Studi di Chieti emise il Decreto di istituzione del “Regio Corso Biennale di Avviamento Professionale a tipo Commerciale Alberghiero” intitolando la scuola a San Francesco Caracciolo, patrono dei cuochi.
Da allora, anche se cambiò denominazione, la scuola raggiunse ampi ed indescrivibili successi nel settore gastronomico. I diplomati di questo istituto hanno infatti occupato posti di grande responsabilità nelle più celebri casate e strutture del settore.
“I cuochi di Villa Santa Maria”, come erano chiamati comunemente i diplomati di questo istituto hanno occupato posti di grande responsabilità nelle più celebri casate e strutture del settore.
Citiamo, per puro esempio, solo alcuni nomi: Pio XI, la famiglia Agnelli, le più celebri strutture turistiche di gran lusso di tante città.
Il Museo dei Cuochi ebbe come prima residenza la sede dell’Istituto Alberghiero, successivamente trasferito in Palazzo Caracciolo, dove ha sede oggi.
Impossibile descriverne la copiosità del materiale che esiste nelle sale: possiamo solo affermare che rappresenta una vera testimonianza storica e culturale dell’arte culinaria locale ed internazionale trasmessa alle future generazioni.
Da non dimenticare, infine, la presenza dei cuochi di Villa Santa Maria, tante volte registrata, nelle zone colpite da calamità naturali. In esse hanno portato aiuto e conforto psicologico alle popolazioni colpite.
Museo di San Francesco Caracciolo
Posto nell’unità immobiliare sita in Corso Umberto Primo n. 1, il museo presenta cinque sale nelle quali fanno bella mostra diverse testimonianze relative a San Francesco Caracciolo, quali i documenti della sua proclamazione a santo, una statua in bronzo con formella, un suo calco in gesso, tante immagini del santo.
Villa Santa Maria deve molto del suo sviluppo economico alla famiglia Caracciolo, proprietaria dell’omonimo Feudo dal 1468 e fino all’abolizione delle leggi feudali.
Museo del casco
Quella che potrebbe sembrare una notizia trascurabile, invece, riveste grande importanza nel settore sportivo (ciclismo, automobilismo, motociclismo ecc,). Parliamo infatti dell’invenzione del casco, che tante vite ha salvato da incresciosi incidenti.
Ebbene, l’invenzione del casco va attribuita a un cittadino di Villa Santa Maria: Luciano Di Lello, ivi nato il 20 giugno 1876.
Emigrato in Francia, vi esercitò con grande maestria l’arte del calzolaio, per i più umili e per i più nobili.
Purtroppo, perse un figlio in un tragico incidente (investito da un tram).
Da allora, la sua arte lo portò a costruire un “casco di protezione per la testa” contro eventuali urti, realizzato in doppio strato strutturale in cuoio, nel cui interstizio inserì molle che fungevano da “ammortizzatori” per eventuali colpi esterni.
L’invenzione ebbe successo, specie nell’automobilismo e ottenne numerosi premi in mostre artigianali.
Luciano Di Lello morì nel 1912 in Francia.
L’Amministrazione Comunale di Villa Santa Maria ha onorato il suo illustre concittadino intitolandogli nel 2005 un giardino comunale.
Le dichiarazioni del Sindaco di Villa Santa Maria
Il Sindaco di Villa Santa Maria, Giuseppe Finamore, ha dichiarato:
“Il nostro intento è quello di creare un centro culturale ed educativo permanente, al servizio della comunità e aperto al pubblico, che custodisce, conserva, valorizza e promuove lo studio e la conoscenza del patrimonio culturale della città e del territorio di riferimento. Come amministrazione comunale, ci adopereremo affinché il Polo diventi regionale, in quanto vogliamo che le ricchezze custodite nel nostro borgo possano avere la giusta visibilità e la completa tutela, non solo a livello comunale.
L’amministrazione comunale analizzerà ogni possibilità di finanziamento per la realizzazione del Polo museale e si occuperà di redigere i progetti necessari alla presentazione delle candidature ai relativi bandi”.
Tutti auspicano che il nuovo Polo Museale divenga, in poco tempo, di importanza Regionale e (perché no?) anche internazionale.
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