Diga di Chiauci: raddoppio livello di invaso
Diga di Chiauci: raddoppio livello di invaso.
La Diga di Chiauci torna all’attenzione della Regione Abruzzo tramite l’Assessore all’Agricoltura Emanuele Imprudente. Quest’ultimo ha infatti annunciato il raddoppio del livello d’invaso della Diga di Chiauci, con la capienza che passa da 4 milioni di metri cubi ad 8 milioni di metri cubi di acqua.
Diga di Chiauci: raddoppio livello di invaso – i dettagli
Un’opera colossale che garantirà l’irrigazione di un vasto territorio che interesserà anche il comprensorio vastese.
Dopo la concessione del nulla osta che ha avviato la seconda fase degli invasi sperimentali, si attiva l’iter di finanziamento per il raddoppio di capacità.
Alla conferenza tenuta a Vasto dall’Assessore Imprudente nella sede del Consorzio di Bonifica Sud hanno partecipato i Consiglieri regionali, Manuele Marcovecchio, Sabrina Bocchino e Fabrizio Montepara oltre al direttore unico del Consorzio di Bonifica Sud, Tommaso Valerio.
Le dichiarazioni dell’Assessore
L’Assessore ha illustrato la situazione della Diga di Chiauci e le azioni da adottare per il superamento dell’attuale criticità:
“È stata fin dall’inizio del mio mandato una delle priorità tanto è vero che mi sono recato per ben due volte sulla diga per effettuare dei sopralluoghi e toccare con mano le diverse problematiche. A tal proposito, devo ringraziare il commissario Modesti per il lavoro che sta svolgendo da 14 mesi. Infatti, al di là del raggiungimento dell’obiettivo della riforma della legge sui consorzi di Bonifica, devo dargli atto di aver creato le condizioni favorevoli per raddoppiare la capacità di raccolta delle acque di questo invaso fondamentale per le sorti idriche del territorio che serve. Alla luce di questa importante evoluzione, – ha proseguito Imprudente – stiamo finalmente dando una risposta concreta alle aspettative, in particolare, del mondo agricolo e di quello industriale e quindi non si può più parlare di eterna incompiuta”.
Gli interventi
“Un paio di interventi, per un totale di 3 milioni di euro ci hanno permesso di condurre in porto azioni innovative attraverso specifici studi ingegneristici che dovrebbero consentire una tenuta del sistema per arrivare ad una carenza strutturale, nel periodo estivo, di circa 5-6 ore. Sarebbe ottimale arrivare ad una copertura idrica di 20-21 ore giornaliere. Inoltre stiamo pensando anche a come affrontare in maniera decisa, grazie al lavoro del Commissario e della struttura dell’ente, i problemi strutturali di bilancio che affliggono questo Consorzio di Bonifica da moltissimo tempo. Il Consorzio beneficerà di nuove entrate finanziarie collegate alle potenzialità dell’invaso di Chiauci. in più come Regione, abbiamo attivato fondi rotativi che hanno fornito quella liquidità in grado di affrontare al meglio la stagione irrigua. E’ il momento per questa realtà – ha concluso il vice presidente della Giunta – di compiere un salto di qualità”.
Il nulla-osta della Commissione di collaudo
La Commissione di collaudo della diga ha concesso il proprio nulla-osta all’avvio delle seconda fase di invasi dopo il superamento delle azioni di invaso sperimentale
Ripercorrere il tortuoso cammino della realizzazione di un’opera che senzaltro si può definire faraonica è molto difficoltoso.
Tamti i problemi tecnici e geologici risolti durante la relativa esecuzione dei lavori.
La realizzazione della Diga di Chiauci
La realizzazione della Diga di Chiauci si collega direttamente a tutta una lunga serie di adempimenti previsti dalle norme vigenti in materia.
Il progetto esecutivo dello sbarramento del fiume Trigno denominato “Diga di Chiauci” risale al settembre 1977.
L’allora Consiglio della Cassa per il Mezzogiorno lo approvò con delibera del 28/12/1979 n. 5073/95.
L’iniziativa ebbe l’interessamento di tutte le Autorità politiche della zona, con capifila l’allora accoppiata On.le Vitale Artese e On.le Remo Gaspari.
Il progetto del 1977 prevedeva il contenimento di ben 11 milioni di mc. di acqua e sono iniziati nel 1985 attraverso un piano di sfruttamento razionale e il riassetto idrico per il pluriuso delle acque del fiume Trigno a beneficio delle Regioni Abruzzo e Molise.
Le opere di completamento
Il progetto “Diga di Ponte Chiauci sul Fiume Trigno: opere di completamento”, denominato P.S. n.29/58, di completamento si divise in due stralci, di cui il primo è già finanziato e in fase di completamento.
Il secondo stralcio, inserito nella Legge obiettivo, ha una divisione in 7 interventi/lotti prevede l’esecuzione dei seguenti lavori che recano i seguenti numeri di lotto:
- 3 – Impianto di sollevamento di Pescolanciano (IS), I° e II° stralcio
- 6 – Strada circumlacuale in dx
- 8 – Ripulitura dell’invaso e rimboschimento compensativo
- 9 – Sistemazione dell’ammasso roccioso
- 10 – Inerbimento scarpate
- 11 – Sistemazione cava di prestito – Messa in sicurezza infrastrutture di valle.
Gli ultimi dati forniti dal Consorzio sul sito istituzionale riporta la seguente situazione dei lavori da eseguire riferita all’ottobre 2019:
- impianto di sollevamento di Pescolanciano ed opere di completamento – II° stralcio – Completamento strada circumlacuale in sx: gara aggiudicata a maggio 2018;
- sistemazione dell’ammasso roccioso: gara aggiudicata a marzo 2018;
- messa in sicurezza delle opere a Valle – gara aggiudicata a gennaio 2018.
Oltre la produzione di energia elettrica, l’invaso destina lo sfruttamento delle proprie acque all’irrigazione del territorio di tanti Comuni con comprensibili benefici per il settore agricolo.
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