Bonus acqua potabile 2021 – credito d’imposta su spese
È possibile avvalersi del Bonus acqua potabile 2021, un credito d’imposta sulle spese sostenute nello scorso anno. Il percorso della pratica prevede l’invio del modello e successivamente la compensazione / deduzione.
Bonus acqua potabile 2021: credito d’imposta Agenzia delle Entrate in F24 o dichiarazione dei redditi
Attivo il “Bonus acqua potabile 2021”, un credito d’imposta a valere sulle spese sostenute, all’interno dello scorso anno, al fine di migliorare la qualità dell’acqua.
In particolare, il canale per inviare la comunicazione delle spese sostenute è attivo da oggi (primo febbraio) e rimarrà tale fino a fine mese (28 febbraio 2022). Il modello da inoltrare è presente sul sito web, nell’area riservata telematica dell’Agenzia delle Entrate. Conclusa l’attesa (10 giorni dall’invio) verrà rilasciata la ricevuta di presa in carico o di scarto della comunicazione; ricevuto l’ok dell’Agenzia delle Entrate, il credito d’imposta riconosciuto potrà, quindi, essere utilizzato:
- in compensazione tramite F24, da parte degli esercenti attività d’impresa o lavoro autonomo;
- oppure in sottrazione del debito delle persone fisiche, nella dichiarazione dei redditi riferita all’anno della spesa e agli anni successivi fino al completo utilizzo del bonus.
Bonus acqua potabile 2022 – credito d’imposta 2023
Nel caso non aveste goduto dell’agevolazione fiscale per il 2021, sarà ancora possibile fruire del Bonus acqua potabile 2022, con beneficio del credito d’imposta 2023; quindi, le spese sostenute nell’arco temporale di questo anno potranno portare ad un recupero l’anno prossimo, sempre previa comunicazione all’Agenzia delle Entrate che effettuerà verifica.
Per approfondire leggere la sintesi della normativa esposta qui di seguito.
Legge di Bilancio 2021 – Legge n. 178/2020
Che cos’è il “Bonus acqua potabile” introdotto nella Legge di Bilancio 2021?
Si sostanzia in un credito riconosciuto a chi acquista sistemi che migliorano la qualità dell’acqua da bere, erogata da acquedotti. Il credito d’imposta è pari al 50% per le spese sostenute tra il 1° gennaio 2021 e il 31 sull’acquisto ed anche sull’installazione di sistemi di:
- filtraggio;
- mineralizzazione;
- raffreddamento;
- addizione di anidride carbonica alimentare.
L’obiettivo del bonus è razionalizzare l’uso dell’acqua e ridurre il consumo di bottiglie di plastica. Possono accedere al bonus le persone fisiche, i soggetti esercenti attività d’impresa, arti e professioni e gli enti non commerciali, compresi gli enti del Terzo settore e gli enti religiosi civilmente riconosciuti.
Come beneficiare del Bonus acqua potabile: documentazione spese – limiti
Le spese sostenute devono essere documentate da una fattura elettronica o un documento commerciale con codice fiscale del soggetto che richiede il credito. Per i privati, anche per non esercenti attività d’impresa in contabilità ordinaria, il pagamento va effettuato con sistemi tracciati, non con contanti. Mentre per le spese sostenute prima del 16 giugno 2021 sono fatti salvi i pagamenti in qualunque modo avvenuti pur permanendo l’obbligo di integrare il codice fiscale nel documento d’acquisto.
Per quanto riguarda i limiti, il credito d’imposta è pari al 50% della spesa sostenuta fino a un massimo di:
- 1.000 euro di spesa per ciascun immobile per le persone fisiche;
- 5.000 euro per ogni immobile adibito all’attività commerciale o istituzionale, per gli esercenti attività d’impresa, arti e professioni e gli enti non commerciali.
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