Pennadomo: si torna alle urne con tre liste
Pennadomo: si torna alle urne con tre liste.
Anche Pennadomo, Comune della Provincia di Chieti con 215 abitanti rilevati nell’ultima revisione, si recherà infatti alle urne il 3 e 4 ottobre p.v..
Le liste elettorali prevedono 360 elettori, dei quali 199 residente in Pennadomo e 169 iscritti all’A.I.R.E. (Anagrafe Italiani residenti all’estero).
Pennadomo: si torna alle urne con tre liste – i dettagli
Tre le liste elettorali presentate:
- Lista n. 1: Candidato Sindaco Pantalone Sergio Michele;
- Lista n. 2: Candidato Sindaco D’Angelo Domenico;
- Lista n. 3: Candidato Sindaco Di Renzo Domenico.
Una campagna elettorale, quindi, che si svolgerà in maniera democratica con programmi che presentano punti in comune per la meravigliosa cittadina della Valle del Sangro, con molti progetti da sviluppare.
Abruzzo Oggi augura ai tre candidati di operare per il progresso economico e sociale di Pennadomo.
Un Comune non va riguardato per il numero degli abitanti bensì per le sue risorse e per le sue vocazioni, per la sua cultura, per il suo passato storico che deve essere di stimolo per il suo futuro.
Il paese
Pennadomo ha una superficie di 11,02 Kmq, con relativa densità ufficiale di 20,33 abitanti per kmq.
Il Comune è inoltre posto ad un’altitudine di 460 metri s.l.m. (minima 193.massima 826)
Gli abitanti si chiamano pennadomesi.
Il toponimo Pennadomo deriva da “Pinna in Domo”, cioè grande Masso con suffisso “in domo” inteso come unità abitativa arcaica, tipica nella zona (alcuni collegano il termine a Juvanum).
Il Santo Patrono è San Lorenzo che si festeggia il 10 agosto.
Il territorio è classificato come zona sismica con grado di sismicità 1.
Il piccolo centro ha anche un ragguardevole passato storico.
Informazioni storiche
Infatti alcuni reperti rinvenuti nella zona danno la presenza dell’uomo fin dall’età del periodo eneolitico, cioè fra l’età del neolitico e del Bronzo collocabile tra il 3400 e il 2200 a.C..
I primi documenti medioevali del XII secolo parlano del Castello di Pennadomo come distante circa 12 miglia da Roccamontepiano.
Il vescovo di Chieti Roberto ne parla in un documento del 1114, quando cede le relative decime a “Alessandro”.
Ci sono tracce anche nei registri delle decime dovute relative a diversi anni (1324-1326).
Nel periodo feudale il Feudo di Pennadomo apparteneva a Raimondo d’Annecchino a cui successe la famiglia Malvezzi.
I monumenti e le Chiese
Tre sono inoltre le chiese nel paese: quella di San Nicola di Bari risalente al XVI secolo, ristrutturata nel corso degli anni con navata principale divisa in tre settori, con tre cappelle.
L’altra Chiesa, intitolata a Sant’Antonio Abate, costruita intorno al 1720, con una sola navata e volta a botte.
La terza, costruita recentemente in cemento armato porta il nome di San Lorenzo (Santo Patrono della cittadina).
Due bei palazzi signorili caratterizzano inoltre l’urbanistica di Pennadomo: Palazzo De Ritis e Palazzo Troilo-Valignani.
Altra caratteristica naturale rappresenta la Forra della Gran Giara, dovuta alla forza del torrente San Leo, affluente del fiume Sangro.
Foto tratta dalla pagina facebook Comune Pennadomo
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