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L’Aquila fra le dieci candidate a Città della Cultura 2022

L’Aquila fra le dieci candidate a Città della Cultura 2022.

Dunque, il Sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, ha comunicato di aver inoltrato la candidatura della Città dell’Aquila a “Capitale Italiana della Cultura” per il 2022 al Ministero dei Beni per le Attività Culturali e del Turismo (MIBACT).

La candidatura si riferisce al progetto  intitolato “La cultura lascia il segno”.

L’Aquila fra le dieci candidate a Città della Cultura 2022 – la giuria

La Giuria ha come componenti: Stefano Baia Curioni, Salvatore Adduce, Francesca Cappelletti, Roberto Livraghi, Cristina Loglio, Franco Iseppi e Giuseppe Piperata. A Baia Curioni anche il ruolo di presidente della Commissione (riconferma).

Adduce, Cappelletti e Livraghi sono stati designati in Conferenza Unificata mentre Loglio, Iseppi e Piperata dal ministro Franceschini.

Le città e i progetti presentati

Dai primi ventotto progetti pervenuti gli illustri componenti della giuria hanno, così, segnalato dieci città che citiamo con relativa intestazione dei progetti presentati

  • Ancona: “Ancona. La cultura tra l’altro”;
  • Bari: “Bari 2022 Capitale italiana della cultura”;
  • Cerveteri (Roma): Cerveteri 2022. Alle origini del futuro”;
  • L’Aquila: “Aq 2022, La cultura lascia il segno”;
  • Pieve di Soligo (Treviso): “Pieve di Soligo e le Terre Alte della Marca Trevigiana”;
  • Procida (Napoli): “Procida – La cultura non Isola”;
  • Taranto: “Taranto e Grecia Salentina. Capitale italiana della cultura 2022. La cultura cambia il clima”;
  • Trapani: “Capitale italiana delle culture euro-mediterranee. Trapani crocevia di popoli e culture, approdi e policromie.Arte e cultura, vento di rigenerazione”;
  • Verbania: (Verbano-Cusio-Ossola): “La cultura riflette. Verbania, Lago Maggiore”;
  • Volterra (Pisa): “Volterra. Rigenerazione umana”.

La Giuria: un compito molto impegnativo e difficile nel giudicare i dieci progetti presentati

Come si evince la Giuria avrà un compito molto impegnativo e difficile nel giudicare i dieci progetti presentati.
Gli incontri della Giuria, compatibilmente con la situazione vigente di lotta al coronavirus, si svolgeranno presso il “Collegio Romano” sede ministeriale, nei giorni 14 e 15 gennaio 2021 che comunicherà i relativi risultati al Ministro Franceschini.

Il Consiglio dei Ministri ne prenderà quindi atto e assegnerà il titolo di “Capitale italiana della cultura” alla città prescelta.

La città prescelta parteciperà alla relativa selezione della “Città Europea della Cultura”.

Il decreto ha anche proclamato, in segno di solidarietà, Bergamo e Brescia Capitali italiane della Cultura per il 2023.

Le dichiarazioni del Ministro Dario Franceschini

Il Ministro Dario Franceschini ha inoltre dichiarato, nella sua antica e schietta maniera:

“In tutte le sue edizioni la Capitale della cultura ha innescato meccanismi virtuosi tra le realtà economiche e sociali dei territori. Non è un concorso di bellezza, viene premiata la città che riesce a sviluppare il progetto culturale più coinvolgente, più aperto, innovativo e trasversale”.

Negli anni precedenti il titolo è stato assegnato inoltre alle Città di Cagliari, Lecce, Perugia, Ravenna e Siena nel 2015; Mantova nel 2016; Pistoia nel 2017; Palermo nel 2018 (nel 2019 ha invece coinciso con Matera Capitale europea della cultura).

L’Abruzzo, mentra augura buon lavoro alla Giuria, attende con ansia il risultato ed il giudizio della stessa  e spera che L’Aquila, Città Martire del Terremoto del 6 aprile 2009, abbia questo riconoscimento.

 


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