Pescara divieto temporaneo di balneazione su tratto zona nord

Pescara: divieto temporaneo di balneazione su tratto zona nord

Pescara: scatta il divieto temporaneo di balneazione su un tratto della zona nord a causa di sversamenti nel fiume dopo la pioggia.

Dopo un bel periodo di temperature alte e conseguente siccità, le recenti precipitazioni atmosferiche di ieri e di questa mattina hanno causato il fenomeno di sversamento nel Fiume Pescara delle acque della rete fognaria sovraccaricata dallo smaltimento delle acque piovane.

Pescara: scatta il divieto temporaneo di balneazione su un tratto della zona nord

Rilevata l’eccezionalità del  fenomeno il Comune di Pescara ha ordinato il divieto di balneazione nelle acque di mare del tratto di costa denominato “zona antistante via Leopardi”, vicino alla foce che abbraccia anche gli stabilimenti balneari da La Capannina fino a La Vongola.

Il provvedimento ha carattere temporaneo, di urgenza ed indifferibilità, per tutelare la salute dei bagnanti, nell’attesa di ricevere risultati di analisi che certifichino la balneabilità delle acque.

Quando e perché scatta il divieto

Questo divieto, seppur temporaneo, scatta quando esiste il superamento dei limiti di legge per le concentrazioni di elementi inquinanti, quali l’escheria coli e enterococchi, in base alla normativa europea.

Da sottolineare che, a volte, anche un’acqua trasparente può avere caratteristiche di non balneabilità.

Allo stato attuale l’Arpa (Azienda deputata a questi adempimenti) non ancora effettua le analisi sulla qualità delle acque per attendere la fine degli sversamenti ed avere un quadro ben preciso della situazione sul superamento dei limiti dei parametri microbiologici.

Dopo aver ricevuto la comunicazione dall’Aca in merito, il Sindaco di Pescara Carlo Masci ha emesso il provvedimento dovuto perché “La verifica delle condizioni di balneabilità, considerato l’attuale elevato afflusso turistico, riveste carattere di assoluta urgenza”.

L’obbligo di cartelli

I concessionari/gestori degli stabilimenti balneari e/o delle spiagge libere del Comune interessati all’ordinanza hanno l’obbligo di apporre gli appositi cartelli di divieto di balneazione temporaneo in maniera ben visibile.

L’Aca comunicherà al Comune la fine degli sversamenti nel fiume Pescara – i cosiddetti sfiori sui sollevamenti fognari – e l’Arpa (Azienda regionale per la protezione ambientale – distretto di Pescara)  dovrà eseguire i controlli per accertare e comunicare l’idoneità alla balneabilità del tratto interessato al divieto.

Soltanto dopo i predetti adempimenti e la relativa comunicazione al Comune di Pescara, lo stesso Ente revocherà l’ordinanza di non balneabilità del predetto tratto costiero.

 

Foto tratta dalla pagina facebook del Comune di Pescara

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