Spoltore ha ospitato “Le montagne non sono assassine”
Spoltore ha ospitato il convegno “Le montagne non sono assassine“, nel quadro dello “Spoltore Urban Climbing”.
L’evento attinge la sua denominazione da una campagna informativa che così recitava “non esistono montagne assassine, ma uomini sfortunati“.
Spoltore ha ospitato il convegno “Le montagne non sono assassine” – le dichiarazioni del Sindaco di Spoltore Chiara Trulli
Il Sindaco di Spoltore Chiara Trulli ha evidenziato:
“Se le montagne esauriranno la loro funzione avremo un problema grandissimo, le risorse idriche sono preziosissime.
La montagna ci alimenta, va tutelata, è un ecosistema da difendere e valorizzare“.
Il Sindaco ha rimarcato, inoltre, come le bombe d’acqua non faranno superare la mancanza di risorse idriche, poiché la disponibilità di acqua dipende dalle sorgenti e perciò bisogna avere profondo rispetto per la montagna.
Da sottolineare anche la presenza di Daniele Perilli, Presidente del Corpo Nazionale Soccorso Alpino Speleologico Abruzzo, Davide Di Giosaffatte, Presidente Collegio Regionale Guide Alpine Abruzzo e Francesco Sulpizio, Presidente Cai Abruzzo.
Le dichiarazioni di Cinzia Berardinelli, organizzatrice ed anima dello Spoltore Urban Climbing
Cinzia Berardinelli, organizzatrice ed anima dello Spoltore Urban Climbing, ha dichiarato:
“Questo tavolo nasce per ricordare Raffaello Toro, che viveva a Spoltore ed era un grande amico di questo mondo. Chi mi conosce sa quanto io ne sia appassionata da vent’anni. Ho sempre cercato di portarlo in questo paese, in un contesto lontano dalla montagna. Siamo qui per dire che in montagna ci possono andare tutti”.
Francesca Mastromauro, moglie di Raffaello, nonostante il dolore, ha spiegato di non odiare la montagna per l’accaduto.
Una tragedia di cui resta ancora vivo il ricordo: sul canale innevato Sivitilli, parte nord del Corno Piccolo, il 27 maggio 2023 morirono la guida alpina Raffaello Toro, di 48 anni, e Gianluca Camplone, di 51 anni, mentre scendevano lungo la montagna, dopo averne conquistato la cima, legati a pochi metri dalla corda.
La montagna
La montagna, però, ha lati positivi e negativi e nasconde le sue insidie inesorabili.
Essa invita a salire, ad andare verso l’alto, verso il cielo, nella tranquillità e nella pace, nel silenzio della natura: ha aria salubre, paesaggi incomparabili, boschi, sorgenti pure.
La sua antropizzazione ha portato cibi genuini, abitanti ospitali, forti e tenaci, legati al proprio territorio, al proprio ambiente e alle proprie tradizioni.
Di contro esistono altri fattori negativi, quali l’assenza di idonee infrastrutture tecniche, sanitarie e sociali, più facili da trovare lungo la costa e i problemi idrogeologici sempre presenti nel suo territorio geologicamente vario.
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