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Bonifica della discarica di Bussi: ultimi aggiornamenti

Bonifica della discarica di Bussi: ultimi aggiornamenti sulla guerra fra Regione Abruzzo e Governo Conte.

Ormai è guerra aperta fra la Regione Abruzzo (Presidente Marsilio,  amministrata da una coalizione di centrodestra) e il Governo Centrale di Conte (sinistra).

Sottolineiamo i colori politici, poiché, al di là delle procedure amministrative e cavilli burocratici, la bomba atomica ecologica di Bussi resta lì, sul territorio abruzzese della Val Pescara, non degna della giusta attenzione per il Governo Centrale d’Italia.

Infatti il Governo con un semplice atto di autotutela amministrativa ha annullato la gara di aggiudicazione dei lavori di bonifica della famosa discarica di veleni di Bussi.

Ultimi aggiornamenti sulla bonifica della discarica di Bussi: è ormai guerra aperta fra la Regione Abruzzo e il Governo Conte

E’ proprio il caso di dire: “quousque tandem, Catilina, abutere patientia nostra?” (tradotto: “Fino a quando, Catilina, abuserai della pazienza nostra?”). E’ questa infatti l’invettiva che Cicerone lanciava nella sua prima Catilinaria. Ed è questo che gli abruzzesi e, in particolare, l’intera Val Pescara chiede al Governo Centrale che con il predetto provvedimento ha annullato l’inizio dei lavori per la rimozione della  bomba atomica ecologica esistente in Bussi.

Le dichiarazioni del Presidente Marco Marsilio

Ferma la posizione politica del Presidente Marco Marsilio che ha dichiarato:

Abbiamo chiesto un confronto con il Ministero  non ci hanno nemmeno risposto. Speravamo in una leale collaborazione istituzionale. Noi ci siamo proposti e messi a disposizione per aprire un tavolo, spiegare le nostre ragioni e comprendere anche quelle del Ministero.  Adesso, insieme alla Provincia di Pescara e al Comune di Bussi, lavoreremo insieme per far pronunciare i tribunali sulla correttezza di questa decisione. Un fronte comune che tutto il territorio sta portando avanti per la bonifica di questi siti e per togliere queste sostanze tossiche e pericolose per la comunità. Purtroppo a Bussi, dove dopo troppi anni si era arrivati finalmente ad avere una gara di appalto e un’impresa che da almeno un anno avrebbe potuto iniziare questi lavori e portare alla bonifica di un pezzo di questo sito, si è interrotto tutto”.

I lavori di bonifica

I lavori di bonifica, quindi, dovranno essere eseguiti a cura e spese della Edison, società responsabile da molti anni della situazione di pericolo ecologico esistente.

Qualche anno fa, chi percorreva la S.S. 17 Tiburtina, nei pressi dell’opera di presa della Centrale Idroelettrica Pescara Primo Salto, volgendo lo sguardo verso il fiume Pescara, poteva assistere allo scarico in alveo di acque multicolori.

Tutto ciò, fino alla realizzazione di un impianto di depurazione, che ha riportato le acque del fiume Pescara alla sua naturalezza.

Le acque sì, ma il terreno in cui erano versati tutti i residui di lavorazione della fabbrica di Bussi diventava ogni giorno una vera e propria discarica di veleni che interessarono, addirittura, anche le falde acquifere.

La lunga battaglia condotta da tanti Enti ed associazioni, ha portato alla “scoperta” di una vera e propria bomba ecologica.

Ormai la situazione è nota a tutti e non è più sostenibile.

Tutti si auspicano che i lavori di bonifica inizino al più presto e, soprattutto, nel modo migliore.

 

Fonte foto principale: sito Regione Abruzzo

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