Giulio Cesare Sottanelli presenta Azione Abruzzo
Giulio Cesare Sottanelli presenta Azione Abruzzo, tutti i componenti del direttivo abruzzese del partito di Calenda.
Intervista esclusiva al segretario regionale di Azione che ci presenta la sua “squadra”.
Giulio Cesare Sottanelli presenta Azione Abruzzo – la nostra intervista esclusiva
Azione Abruzzo ha presentato oggi la sua squadra… Con che criterio sono stati scelti i componenti del direttivo? Abbiamo notato una grande quota rosa…
Abbiamo in Abruzzo diversi comitati territoriali.
Erano due anni che il comitato promotore aveva fatto un bellissimo lavoro di reclutamento delle energie che noi ritenevamo valide e che potevano contribuire ad arricchire il progetto di Azione in Abruzzo e quindi oggi abbiamo circa 800 tesserati.
Ricordo inoltre che siamo l’unico partito che in questo momento di pandemia è riuscito comunque a dare attimi di democraticità sul territorio e un link diretto con i propri tesserati facendo dei congressi democratici aperti e nello stesso tempo ha eletto i propri organi statutari.
Oggi abbiamo i quattro coordinatori provinciali e una direzione regionale, presentata questa mattina, di cui sono molto onorato e orgoglioso.
Sono persone di grande spessore e qualità che, con generosità, si sono messe a disposizione del nostro progetto.
Uso e ho usato il termine generosità perché sono individui che hanno tanti impegni professionali e familiari. Hanno però deciso di dedicare energie, tempo e risorse al nostro progetto e quindi al bene della nostra Regione.
Il nostro è un direttivo regionale con quota di genere femminile al 50%. Esso è rappresentativa dell’intera Regione e di tutte le fasce sociali del nostro territorio.
Quindi io come segretario regionale sono molto orgoglioso di tutto quello che stiamo creando giorno dopo giorno qui in Abruzzo.
Come si pone invece Azione attualmente rispetto alla situazione politica internazionale (mi riferisco in particolare alla guerra in corso fra Ucraina e Russia)?
L’Italia deve dare una risposta politica forte e unita. Deve contribuire a far crescere ulteriormente l’Europa in un’Europa degli Stati Uniti dove la politica estera, quella della difesa, dell’economia e dell’energia siano uniche.
Parlando di energia bisogna rendersi indipendenti da tutto ciò che ci arriva da est verso i Balcani, soprattutto quello che viene da nord dalla Russia (come il gas) e quindi creare le condizioni a breve termine, prima possibile, di un’autosufficienza almeno europea, con l’ambizione poi di renderla anche italiana.
Attendere anche eventuali altre forme di creazione di energie che purtroppo in Italia non abbiamo mai portato avanti, tipo quello del nucleare, quando poi ci sono stati che confinano con noi e ne dispongono .
In questi momenti ci stiamo accorgendo che non avere l’autonomia neanche come Europa della sufficienza energetica ci pone un pochino sotto scacco da persone che non sono democratiche e quindi è un pericolo in generale per noi tutti.
Occorre già pensare a un piano energetico a step quindi cosa bisogna fare oggi, a breve e attendere dove bisogna arrivare.
Anche sulla guerra abbiamo le idee chiare, se si va sul sito si trova tutto.
È proprio nello stile di Calenda e di Azione dare risposte pragmatiche e concrete.
Troppe volte tanti politici, che sembrano stare al bar e che pensano solo a parlare alla pancia degli italiani non dicono mai “come vorrei questo” oppure quello che vorrebbero gli italiani.
Poi però non lo declinano mai, non indicano in che modo, con quale risorse, con quale energia, con quali processi si arriva a raggiungere quegli obiettivi.
Una politica diversa che vogliamo attuare in Italia
Noi invece abbiamo una politica diversa che vogliamo attuare in Italia, andare anche oltre questo bipolarismo che ha prodotto una classe politica negli ultimi 30 anni, da tangentopoli in poi, inadeguata ad affrontare i temi difficili del mondo odierno.
Noi riteniamo, quindi, che bisogna andare oltre perché fino a oggi i partiti hanno vissuto di una rendita, che è quella di sollecitare il retaggio storico-culturale che ogni persona ha… Come?
“Vota noi, altrimenti vincono i comunisti o i fascisti”.
Io ritengo che non ci sono più comunisti o fascisti in Italia, ci sono politiche economiche, estere e fiscali, di sensibilità diverse tra i partiti.
Basta con i politici che ancora dicono “votate a noi (ascoltate più che altro) altrimenti vincono i fascisti”, è un modo per non portare la discussione sul confronto, sulla qualità delle persone e dei programmi.
Bisogna agire sul retaggio storico-culturale che ognuno di noi ha, specialmente sui giovani, sia di destra che di sinistra. Noi vogliamo dire in maniera concreta e pragmatica dove e che cosa vogliamo fare per il loro futuro.
Azione vuole, e lo sottolineo ancora una volta in maniera pragmatica, declinare passo per passo tutto quello che noi riteniamo possa essere utile per la crescita e lo sviluppo attuale, soprattutto per le nuove generazioni.
Quindi non parlare alla pancia oggi, ma saper dire e rendere popolari anche quelle scelte che non lo sono. Lì sta la bravura del politico…
Alcuni giorni fa avete invece appoggiato il terzo polo a L’Aquila…
Riteniamo che L’Aquila è il Comune più importante dove si andrà a votare la prossima tornata delle amministrative.
Abbiamo un ottimo profilo (secondo noi) di candidato e quindi si sta configurando un terzo polo che può arrivare al ballottaggio e magari anche vincere. Amerigo Di Benedetto è una grande risorsa, Azione lo appoggerà insieme a delle liste civiche.
Alcune immagini della conferenza stampa di presentazione del direttivo regionale Abruzzo in Azione
Il direttivo regionale Abruzzo in Azione
Consulta il nostro Calendario Eventi
Segui la pagina Facebook AbruzzoOggi
Torna alla Homepage AbruzzoOggi