Regione Abruzzo adotta nuovo Piano di Difesa della Costa
La Regione Abruzzo adotta un nuovo Piano di Difesa della Costa
Tutte le Amministrazioni Regionali che si sono susseguite in Abruzzo hanno avuto come obiettivo primario la tutela e la conservazione dell’ambiente.
Un elogio da parte nostra all’Amministrazione attuale per il suo impegno in questo senso.
Regione Abruzzo adotta nuovo Piano di Difesa della Costa – storia della “Regione Verde d’Europa”
Infatti l’Abruzzo è definita “Regione Verde d’Europa” per le sue particolari pecurialità e incomparabili bellezze naturali.
Risale all’agosto 1983 la prima cartografia dettagliata e il progetto del Piano di risanamento della fascia costiera Abruzzese. A esso è seguito un Piano di Difesa della Costa nel 2002.
L’esigenza fu dettata dalle mareggiate che avevano causato danni incredibili a tutte le infrastrutture turistiche esistenti lungo la costa ed alla scarsa presenza di necessarie opere protettive dal mare.
133 chilometri di costa dalla morfologia variegata
L’Abruzzo ha ben 133 chilometri di costa dalla morfologia variegata, fra arenili di bionda sabbia dorata, ombrose pinete, insenature di ciotoli, lidi che invitano alla solitudine, coste rocciose aggredite dai marosi.
La difesa della costa presenta tutti, nessuno escluso, i problemi tecnici relativi collegati, pertanto, alle sue caratteristiche geologiche. Ogni zona richiede l’esecuzione di opere marittime diverse una dall’altra anche se finitime o non molto distanti.
L’attuale Amministrazione Regionale
L’attuale Amministrazione Regionale, governata da Marsilio, ha ritenuto indifferibile l’adozione di un piano contro l’erosione della costa. Ciò poiché le attuali norme, risalenti, al 2002, hanno la necessità di aggiornamenti. In alcuni casi abbisognano anche di stravolgimenti di previsioni in base alle nuove soluzioni.
L’esistenza della possibilità di nuove tecnologie di rilievo e progettazione in materia di lavori lungo le coste, i sistemi satellitari di controlli esistenti, i rilevamenti con droni e tante altre applicazioni informatiche consentono l’adozione di rapidi piani di difesa della costa e il suo monitoraggio e controllo cointinuo.
Infatti la Giunta della Regione Abruzzo nel mese di agosto ha approvato il nuovo piano di difesa della costa abruzzese.
Il nuovo piano di difesa della costa abruzzese
Il Presidente della Giunta regionale, Marco Marsilio, il Sottosegretario con delega alle Infrastrutture, Umberto D’Annuntiis, gli assessori Nicola Campitelli e Mauro Febbo e il presidente del Consiglio regionale, Lorenzo Sospiri hanno presentato a Torino di Sangro, nella sala convegno di un hotel, il nuovo piano di difesa della costa abruzzese.
Si tratta di un nuovo strumento tecnico necessario per ben individuare gli interventi di gestione della fascia costiera e che aggiorna, come già detto, il piano “Gestione integrata dell’area costiera. Piano organico per il rischio delle aree vulnerabili. Fattibilità di interventi di difesa e di gestione della fascia litoranea su scala regionale”, approvato nel 2002.
Il nuovo piano di difesa della costa dall’erosione prevede un investimento di circa 146 milioni di euro. Tutti da spendere in un quadro programmatico attuativo ben preciso sotto il profilo tecnico ed e amministrativo.
Le dichiarazioni di Marsilio
Il Presidente della Regione Abruzzo ha dichiarato:
“Per la prima volta, consente di affrontare in maniera unitaria il problema dell’erosione della costa e non solo, emerge una soddisfazione di valenza trasversale che supera le appartenenze partitiche. Infatti, tutti i sindaci dei Comuni costieri abruzzesi, molti dei quali presenti qui a Torino di Sangro, hanno compreso l’importanza di lavorare insieme alla Regione per evitare che in futuro si sia ancora costretti a rincorrere le emergenze”.
L’efficienza dimostrata dal Dipartimento delle Infrastrutture
“Inoltre devo sottolineare l’efficienza dimostrata dal Dipartimento delle Infrastrutture, diretto dall’ing. Emidio Primavera, che è riuscito a rispettare la tempistica consentendoci di presentarci di fronte al Governo con le carte in regola per accedere alle risorse che potrebbero arrivare dal Recovery Fund dal momento che con i fondi regionali non potremo mai realizzare le opere previste. Ritengo che, per gli interventi più urgenti, per i quali occorreranno non meno di 100 milioni di euro, l’allocazione più corretta delle risorse sia all’interno della nuova programmazione dei Fondi Sviluppo e Coesione e di quella 2021-27 dei fondi comunitari”.
Foto tratta da uno screenshot da un video della pagina facebook della Regione Abruzzo
Edit: redazione Abruzzo Oggi
Torna alla Home Page