Morto a 84 anni Giovanni Galeone
Morto a 84 anni Giovanni Galeone: fu allenatore della Pescara Calcio, con cui conquistò due volte la Serie A.
La Città di Pescara e l’intero mondo del calcio italiano in lutto per la morte di Giovanni Galeone venuto a mancare all’età di 84 anni.
Una notizia rimbalzata in tutte le forme di comunicazione che ha lasciato grande dolore nell’animo di tutti gli sportivi e in quanti hanno conosciuto uno fra i più grandi allenatori nella storia calcistica della Pescara Calcio.
Morto a 84 anni Giovanni Galeone: allenò la Pescara Calcio che portò due volte in Serie A
Nato a Napoli il 25 gennaio 1941, riuscì a stabilire un legame indissolubile fra lui e Pescara. Un vero e proprio sentimento che superava l’affetto per la città e la cui grandezza nessun aggettivo riuscirà mai a darne l’esatta dimensione.
Forse tutti diranno che il suo nome risulta legato alla più grande conquista della Pescara Calcio, quando approdò dopo una storica partita col Parma alla serie A: certamente, statisticamente e calcisticamente può essere proprio così.
Il nome di Giovanni Galeone, però rappresenta il simbolo dello sport pescarese, di un calcio interpretato in maniera personale. Lo sapeva trasmettere con competenza ed entusiasmo ai suoi giocatori ed a quanti gli stavano vicino.
Un rapporto indissolubile, fattivo e collaborativo, con la società e con tutto l’apparato della Pescara Calcio, dai lavoratori dello spogliatoio e del campo fino alla dirigenza e a tutti gli addetti ai lavori: li conosceva uno per uno e con ognuno di loro aveva un rapporto semplice, schietto e genuino.
Qualche volta sommerso da piccole polemiche che la sua grande abilità di uomo di vita riusciva a superare e dalle quali la sua figura emergeva più forte di prima.
Un grande filosofo del calcio
Un grande filosofo del calcio, che amava lo spettacolo e il gioco offensivo, ma soprattutto, affidava ai giocatori la creatività nel campo, ai quali suggeriva gli schemi, indicava loro la buona posizione, ma anche di fare i gol, perché solo con questi i tifosi gioivano.
Il suo successo più grande lo ha ottenuto a Pescara, indicando un calcio vivo e spettacolare dando una impronta nuova alla squadra e influenzando tanti suoi colleghi.
La sua filosofia calcistica può rappresentarsi nella sua celebre frase: “Il portiere è un optional”, non per sminuirne il ruolo e l’importanza, ma per affermare che la migliore difesa per una squadra di calcio è l’attacco incessante e continuo, senza offrire spazi all’avversario.
I pescaresi lo chiamavano affettuosamente “il marinaio” o “il profeta”.
Galeone e Pescara: amore reciproco infinito
Arrivò ad allenare il Pescara nella stagione 1986-1987, ripescata in serie B.
Riuscì a trasmettere il suo entusiasmo a tutti i calciatori. Con loro conquistò il primo posto in classifica dopo la storica vittoria col Parma e approdò alla serie A.
Nella stagione successiva riuscì a conquistare la permanenza in serie A. Con grande soddisfazione sua e dei tifosi, sconfisse anche l’Inter di Giovanni Trapattoni per 2-0 a Milano. Rifilò inoltre un 2-0 alla Juventus allo Stadio Adriatico.
Tornò ad allenare la Pescara Calcio per la stagione 1990-1991, ottenendo la sua seconda promozione in biancazzurro in A il campionato seguente.
Il resto della sua carriera risulta ben nota, noi ci limitiamo alla sua Pescara che oggi lo ricorda e lo piange.
Alla sua famiglia il più vivo cordoglio di Abruzzo Oggi.
Foto tratta dalla pagina facebook della Pescara Calcio
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