San Zopito 2023: intervista a Beppe Carletti-Nomadi
In occasione della festa di San Zopito 2023 abbiamo realizzato l’intervista con Beppe Carletti, leader della più longeva band italiana: i Nomadi. Quest’anno infatti ricorrono i sessant’anni dalla fondazione, festeggiati con un nuovo album, “Cartoline da qui”, uscito in versione cd, vinile nero e vinile rosso numerato in edizione limitata.
Festa di San Zopito 2023 a Loreto Aprutino – intervista a Beppe Carletti dei Nomadi
Beppe Carletti si è esibito lunedì 29 maggio a Loreto Aprutino insieme a una tribute band dei Nomadi in occasione della Festa in onore di San Zopito Martire.
Qui di seguito la nostra intervista.
Partiamo da “Cartoline da qui”, l’ultimo disco dei Nomadi, com’è nato? Quali differenze ci sono con i dischi precedenti?
In questo disco ci sono degli apporti importanti : Francesco Guccini (che ci ha scritto una poesia recitata da Neri Marcorè, proprio come fece un attore sconosciuto nek 1967) e Luciano Ligabue (che ha scritto “Cartoline da qui”). Abbiamo inoltre musicato un testo di Giorgio Faletti che io avevo in casa da un po’ di anni. È quindi un disco molto importante per noi anche perché di solito chi festeggia 20, 40, 60 anni di carriera raduna tutti i propri successi e pubblica un’antologia. Noi invece abbiamo fatto un album di inediti perché vuol dire che c’è seguito. La raccolta con i nostri successi la faremo più avanti.
Avete un seguito pazzesco, soprattutto qui in Abruzzo dove c’è anche un fan club che conta numerosi iscritti…
Eh lo so, è molto forte ed è bellissimo, l’ho visto anche stasera…
Qual è quindi il vostro rapporto con l’Abruzzo?
Abbiamo un fan club (come dicevano prima), tanti amici, stasera poi l’ho notato in maniera particolare.
Ci sono 373 canzoni incise dai Nomadi. Ce n’è una a cui sei più legato?
No sono tutte importanti per me. Sai perché? Perché nessuno ce le ha mai imposte. Se le abbiamo fatte è perché piacevano a tutti. Poi ci sono ovviamente quelle che hanno avuto più successo e quelle che ne hanno avuto meno, ma è normale. Magari avessimo avuto 373 successi…
Ce n’è invece una che ti ricorda di più Augusto Daolio?
No… Con Augusto abbiamo fatto tante cose insieme… Quella che però me lo ricorda di più (ti sembrerà strano) è “Crescerai”, perché l’abbiamo fatta in un pomeriggio. Questa canzone ci serviva per il retro di un 45 giri e l’abbiamo dovuta fare in fretta e furia… Ne ho un bel ricordo.
Progetti futuri?
Fare concerti… Abbiamo fatto il disco, quindi faremo tanti concerti…
Non avete già inciso qualcosa?
No, basta per adesso… Abbiamo appena pubblicato il disco.
Nemmeno dei demo nel cassetto?
No, non ce ne sono, passerà un po’ di tempo. “Cartoline da qui” è stato il nostro più bel disco degli ultimi anni sia per le partecipazioni di tanti amici che per le sue sonorità.
Infatti è quello che mi è piaciuto di più dell’intera discografia dei Nomadi dopo “La settima onda”, mi credi?
Eh sì… Quello era il primo dopo Augusto…
Le foto nell’articolo sono di Marco Vittoria © Diritto esclusivo sulle foto dell’autore
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