Intervista a Michele Santoro di Pace terra dignità
Intervista a Michele Santoro di Pace terra dignità, che abbiamo intervistato in occasione di un incontro con Maurizio Acerbo presso il Teatro Sant’Andrea a Pescara martedì 21 maggio 2024.
Tanti i temi affrontati durante la serata, davanti a una sala gremita di persone che hanno ascoltato i monologhi di Acerbo e Santoro.
Intervista a Michele Santoro di Pace terra dignità
Partiamo dal nome Pace terra dignità… Per quale motivo è stato scelto?
Perché contiene i tre pilastri del nostro progetto politico.
La pace, cioè uscire dalla guerra, perché la terra è pericolo non solo in ragione della guerra ma anche a causa delle grandi trasformazioni che sta subendo il clima.
L’altro giorno infatti in Romania c’erano 50 ° all’ombra, non so se non ci rendiamo conto… C’è quindi la possibilità che alcuni pezzi del nostro mondo spariscano sotto le acque. Parliamo del Bangladesh, dell’Amazzonia e questo non fra tanti anni, ma abbastanza a ridosso.
La dignità invece perché se non finiscono le guerre è impossibile investire sulla dignità di tutte le persone, che vuol dire recuperare la centralità della spesa sociale e dare a tutti i diritti fondamentali che sono quello di avere una casa, di respirare un’aria, di poter avere il verde nel quale passare il proprio tempo libero, poter mandare i propri figli all’università, non rinunciare alle cure dentistiche (come stanno facendo milioni di italiani).
Se non si finiscono le guerre, se non si sceglie di non investire nelle armi ma di rilanciare la spesa sociale sarà difficile poter spendere nella spesa sociale.
In che modo si potrebbe raggiungere la pace in Ucraina secondo lei?
Secondo me in Ucraina sono possibili due soluzioni: una è quella che vede un’ulteriore progresso della NATO che si va a collocare ai confini dell’Ucraina ma che cede i territori definitivamente alla Russia.
L’altra soluzione possibile è invece il fatto, che io personalmente auspico, che si faccia un armistizio, che si smetta di sparare, che si cominci a ragionare di sicurezza internazionale per tutti (il che vuol dire per i russi, per i cinesi, per gli americani, per gli europei) e in questo quadro di sicurezza non si dia per scontato nemmeno che il Donbass e gli altri territori ucraini finiscano definitivamente alla Russia.
Ovviamente sarà in un futuro prossimo che si potrà attuare un percorso di autodeterminazione di quei popoli che potranno decidere di scegliere liberamente dove andare ma questo presuppone una condizione: che la NATO resti fuori dall’Ucraina e che questa resti un paese neutrale.
Quale potrebbe essere invece il ruolo dell’Europa nell’ambito della guerra fra Israele e Palestina?
Il ruolo dell’Europa dovrebbe essere quello da protagonista perché è una forza che politicamente può concepire un rapporto sia con i palestinesi che con gli israeliani.
Potrebbe essere il luogo dove si sperimenta una soluzione di pace tra questi due popoli. Che poi questa soluzione sia quella di due Stati, due popoli come si è sempre detto oppure di un unico Stato (e questo spetterà anche a quei popoli deciderlo), ma l’Europa potrebbe ospitarli, cioè integrarli, comprenderli proprio in senso etimologico, cioè essere protagonisti in primo luogo. L’Europa deve tentare questa riappacificazione che è molto difficile, però qualcuno ci deve provare perché altrimenti saremo sempre in guerra.
Quanto è importante la transizione ecologica al giorno d’oggi? Si può fare di più in tale ambito?
Secondo me si deve assolutamente fare di più perché le risorse che l’Europa intende spendere per la transizione ecologica sono insufficienti e siccome quest’ultima produce anche dei cambiamenti sociali, non sono tali da poter proteggere tutte le categorie interessate, che invece vanno protette, perché non è che tu puoi fare la transizione ecologica e buttare a mare le persone.
E’ necessario, quindi, destinare delle risorse più ampie. La nostra proposta è di cancellare 2500 miliardi di debito, ma non me la fanno mai spiegare in televisione.
Ecco se può, ce lo spieghi in che modo sarebbe possibile…
Attualmente noi abbiamo 2500 miliardi di debito in pancia alla BCE, cioè titoli di Stato che sono custoditi dalla Banca Centrale Europea.
Vuol dire che noi siamo debitori e creditori allo stesso tempo. Se noi cancellassimo questo debito, come propongono Piketty e molti altri economisti cattolici, potremmo avere risorse a sufficienza per la transizione ecologica, perché 2500 miliardi sono un po’ di più di 300 miliardi.
Diminuendo l’orario di lavoro chi potrebbe giovarne davvero secondo lei?
Vuole una riduzione delle ore di lavoro? E’ contenuto nel nostro programma.
Era per sapere chi ne gioverebbe di più… Il lavoratore o il datore di lavoro?
Le persone che possono avere più tempo libero da dedicare alla cultura, all’informazione, all’andare in giro. Attualmente il lavoro è già dimensionato, però può assumere un’altra forma. Nel futuro, quindi, dobbiamo guardare a una trasformazione anche del lavoro e a una liberazione del tempo dei lavoratori. Secondo me oltre che al salario dobbiamo pensare anche che i lavoratori devono aver tempo per potersi godere la vita, avere una casa senza essere costretti a comprarla perché così si rendono schiavi per l’intera esistenza a causa dell’acquisto della stessa. Devono avere gli asili, i servizi, tutto quello che attualmente non hanno.
Oggi se hai una famiglia di operai che ha due figli e dai loro un asilo vale molto di più dell’aumento salariale che sarà di 50 €, mentre l’asilo sono 400 € al mese perlomeno. I servizi quindi sono fondamentali perché è lì che la vita migliora.
Tornando invece a tema pace in che percentuale ridurreste le spese militari e a chi potrebbe essere destinata la differenza?
Ah fosse per me le abolirei proprio però sicuramente dobbiamo partire dal fatto che una volta che noi conquistiamo un tavolo per discutere in sicurezza finalmente possiamo ridurre gli armamenti a partire da quelli nucleari.
Non dimentichiamo che quelli che sono usciti fuori dai trattati sono gli statunitensi.
Adesso i russi sono sempre quelli cattivi però sono gli americani che hanno messo in discussione i vecchi trattati, non i russi.
Noi parliamo del pericolo russo e dimentichiamo che siamo stati sempre noi a invadere la Russia.
La Russia non ha mai invaso l’Europa. Napoleone ha invaso la Russia. Hitler ha invaso la Russia. Mussolini ha invaso la Russia.
I russi fino ad adesso non sono mai arrivati alle fontane di San Pietro. Inoltre noi abbiamo quasi 1000 miliardi di spesa militare sugli armamenti tradizionali come europei. Dieci volte i russi, quindi i russi più di noi hanno solo le armi atomiche, altrimenti non sono competitivi contro noi. Sono dieci volte più forti. Quindi… Che cosa dobbiamo fare? Armarci di atomica anche noi? Mi dica lei, se questa è la storia, perché questa è la strada che ci vogliono proporre, un esercito europeo armato di atomiche perché già disponiamo di altre armi. Noi questo non lo vogliamo, non vogliamo le atomiche, non vogliamo l’esercito europeo; proponiamo e vogliamo la spesa sociale. Questo è quello vogliamo.
Quanto c’è di Abruzzo nella sua lista?
Ci sono parecchi abruzzesi… Sono per lo meno tre nella lista che io mi ricordi… A parte Maurizio Acerbo, c’è Ilaria Leonardis, c’è Paolo Della Ventura… Sono tutti abruzzesi. Magari me ne scordo qualcuno, ma non posso ricordare tutti quelli di tutta Italia.
La foto nell’articolo “Intervista a Michele Santoro di Pace terra dignità” è di Paolo Di Sante © Diritto esclusivo sulla foto dell’autore
Guarda qui la galleria fotografica relativa all’incontro con Michele Santoro e Maurizio Acerbo a Pescara del 21 maggio 2024 di Paolo Di Sante © Diritto esclusivo sulle foto dell’autore
Consulta il nostro Calendario Eventi
Segui la pagina Facebook AbruzzoOggi
Torna alla Homepage AbruzzoOggi