Antico porto del Cerrano dichiarato di interesse culturale
L’Antico porto del Cerrano è stato dichiarato di interesse culturale dal Ministero della Cultura.
Il Ministero della Cultura ha emesso il Decreto di Dichiarazione di interesse culturale per l’Antico Porto del Cerrano riconoscendone l’alto valore storico-archeologico dell’area.
Come noto, la Soprintendenza Archeologica d’Abruzzo (con la collaborazione dell’Università di Chieti, cattedra di medicina Subacquea e iperbarica, Università “La Sapienza” di Roma) ha effettuato tutta una serie di rilievi e ricerche nella zona dal 1982 al 2009.
Antico porto del Cerrano dichiarato di interesse culturale – gli studi
Gli studi, con relativa relazione, hanno evidenziato l’esistenza di strutture murarie nel tratto prospiciente la Torre di Cerrano, testimonianza del porto della città di Hatria.
L’adozione delle più moderne tecniche, quali il remote sensing cioè l’acquisizione di dati con tecniche non distruttive da distanza mediante emissione di segnali acustici (Sub-Bottom Profiler e il Side Scan Sonar) hanno permesso di raggiungere risultati scientifici rilevanti.
Un documento del 1225 reca la conferma di Papa Alessandro IV per le concessioni fatte alla città di Atri dal precedente Papa Innocenzo IV, fra cui un porto alla foce del fiume Cerrano.
Una successiva documentazione (anno 1651) riporta come interrato il porto di Atri, per cui esiste un nuovo attracco a circa 3,5 chilometri a nord della Torre Cerrano, cioè alla foce del torrente Calvano.
Le dichiarazioni del Presidente del Consorzio di Gestione dell’Area Marina Protetta Torre Cerrano, Dott. Fabiano Aretusi
Il Presidente del Consorzio di Gestione dell’Area Marina Protetta Torre Cerrano, Dott. Fabiano Aretusi, ha dichiarato:
“Ringraziamo la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di L’Aquila e Teramo per l’importante lavoro di ricostruzione storica in merito all’Antico Porto del Cerrano e per l’attività di tutela che svolge sul territorio. La straordinaria rilevanza ambientale, unita a quella storico-archeologica dell’area marina protetta, ci ricordano quanto siano importanti le attività di protezione e valorizzazione di questo splendido tratto di costa”.
L’evento rappresenta una ulteriore conferma, come in questa zona cultura e turismo riescono a convivere e a proseguire di pari passo. Entrambi contribuiscono così al progresso socio-economico dell’intero territorio interessato.
Gran merito va ascritto agli Amministratori e alle maestranze e funzionari del Consorzio di Gestione dell’Area Marina Protetta Torre Cerrano. Con idonei progetti e azioni tutelano infatti l’ambiente e lo rendono sempre più interessante ed accogliente.
L’area
Un’area che da sempre ha rivestito un interesse ambientale enorme. A essa la Carta Europea per il Turismo Sostenibile nelle Aree Marine Protette ha dato infatti la giusta attenzione.
Infatti l’Area Marina Protetta “Torre Cerrano” ha avuto il proprio riconoscimento amministrativo anora precedentemente, con Decreto Mininisteriale 21 ottobre 2009, che ha vincolato 3430 ettari di terreno per una lunghezza costiera di 7.103 metri, nei Comuni di Pineto e Silvi.
Naturalmente esistono norme e vincoli che permettono la buona amministrazione del territorio.
Un angolo di costa che, senza tema di smentite, può essere considerato un vero e proprio paradiso naturale incontaminato. Esso è inoltre ricco di storia e tanta cultura.
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