Campli: intervista al Sindaco Federico Agostinelli
Campli: intervista al Sindaco Federico Agostinelli con cui abbiamo parlato del territorio, dei suoi monumenti e attrattive e del Museo Archeologico Nazionale, vero e proprio fiore all’occhiello del paese.
Campli (oltre 6600 abitanti) è un popoloso centro della provincia di Teramo di cui rappresenta sicuramente l’incontro di tante secolari culture.
La necropoli di Campovalano ne è testimonianza; lì esistono, ai piedi dei Monti Gemelli, oltre tremila tombe risalenti all’era del ferro.
Campli è anche un comune ricco di antiche testimonianze storiche come dimostra altresì il ritrovamento nella contrada Entrate di statue fittili ellenistiche.
Il Museo Archeologico Nazionale riceve ogni anno migliaia di visitatori.
Con i suoi monumenti e le sue chiese, costituisce anche un importante punto di transito e di visita nell’ambito del turismo religioso.
Molto celebre la sua scala santa, tutta costruita in legno d’ulivo con i suoi ventotto gradini nella Chiesa di San Paolo.
Da visitare anche la collegiata di Santa Maria in Platea (XIV secolo), la Chiesa di San Francesco d’Assisi, quella di San Giovanni Battista e il Convento di San Pietro.
Il paese possiede un bel centro storico con:
- il palazzo Farnese;
- la Porta Angioina;
- le case del farmacista e del medico;
- la Torre del Melatino (frazione Nocella);
- la Porta Orientale di Castelnuovo di Campli.
I “fondi di capanne” risalenti a oltre cinquemila anni fa testimoniano inoltre come la popolazione locale ha abitato in diverse frazioni.
Campli (compreso nell’elenco dei Borghi più Belli d’Italia) ha un territorio in parte montano, ricco di incomparabili bellezze naturali. Fa anche parte del Parco Nazionale Gran Sasso e Monti della Laga ed è proiettato verso uno sviluppo ecocompatibile .
Abbiamo raggiunto il Sindaco di Campli, Federico Agostinelli, al quale abbiamo rivolto alcune domande.
Campli: intervista al Sindaco Federico Agostinelli (in carica da quasi cinque anni)
Da quanto è Sindaco di Campli?
Da quasi cinque anni.
Quali sono i suoi obiettivi?
Abbiamo quasi concluso il mandato. La proporzione turistica del borgo è sempre più forte per quello che abbiamo fatto. Abbiamo gettato anche le basi per uno sviluppo dell’ edilizia scolastica che trasformeranno nei prossimi anni l’intero Comune di Campli.
Possiamo affermare che queste sono le due linee guida più importanti su cui abbiamo fortemente puntato, insieme all’aumento considerevole dei posti di asili nido per rendere Campli uno dei comuni con più posti da offrire in base al rapporto con la popolazione.
Qual è stata la sua principale realizzazione invece?
Abbiamo adeguato e sistemato tutti gli impianti sportivi compreso un nuovo campo di calcio a 11 con il manto in erba sintetica e poi abbiamo lavorato tantissimo nel settore dell’edilizia scolastica.
Proprio in questi giorni stiamo svolgendo la gara del polo scolastico e affideremo i relativi lavori nelle prossime settimane sfruttando un finanziamento iniziale di 6.200.000 euro che avevamo portato a 7 milioni di euro. Questi finanziamenti sono tutti contributi a fondo perduto o fondo sisma e non intaccano minimamente le tasche dei cittadini.
Campli è uno dei comuni più grandi per superficie della Provincia di Teramo. Quali difficoltà comporta amministrarlo?
Sicuramente da un punto di vista amministrativo comprende la manutenzione ordinaria e straordinaria con esigenze che alla fine prende i grandi centri Campli e S. Onofrio che sono distanti circa dieci chilometri quindi le esigenze del cittadino di S.Onofrio devono essere soddisfatte in egual misura: è come se si stesse amministrando contemporaneamente due comuni.
Com’è la situazione economica attuale del paese?
Attualmente abbiamo poco più di 6600 abitanti con circa 2000 posti di lavoro su tutto il territorio comunale, ovviamente parliamo di quanti lavorano sul territorio di Campli.
Abbiamo puntato tantissimo sullo sviluppo e la riqualificazione della zona industriale di Campovalano e di Floriano di Campli. Tutto ciò per essere più attrattivi insieme alle offerte di lavoro nelle zone vicine, che aiutano l’economia locale e rapresentano una buona risorsa.
Ci può parlare brevemente dei suoi monumenti principali?
Noi abbiamo puntato fortemente nel corso di questo mandato soprattutto sulla Necropoli di Campovalano che oggi gestiamo come Comune di Campli a supporto della Soprintendenza ed è una necropoli che ha avuto un aumento del flusso turistico di ben oltre il cinquanta per cento nell’ultimo anno.
Abbiamo un ufficio turistico aperto tutto l’anno che registra numeri importanti.
Ovviamente la scala santa è la nostra attrattiva maggiore soprattutto per quanto riguarda il turismo religioso.
Nel nostro comune esiste l’unico Museo Nazionale della Provincia di Teramo che ospita numerosi reperti archeologici di Campovalano e poi i palazzi importanti, come il Palazzo Farnese (che oggi è sede comunale), la casa del medico e del farmacista che sono due abitazioni private, molto belle da visitare, e infine il duomo. Proprio in questi giorni per quest’ultimo partiranno i lavori post-sisma che prevedono interventi di restauro.
Altrettanto importante per questa amministrazione è stato lo sviluppo della montagna su cui abbiamo puntato moltissimo ed oggi è completamente trasformata, nel pieno rispetto ambientale. Faremo nelle prossime settimane un nuovo parco avventura che mancava a Campli e che ha registrato la collaborazione e il lavoro di tante associazioni compreso il CAI.
Tra le attrazioni del paese c’è anche il Museo Archeologico Nazionale che attrae ogni anno migliaia di visitatori. Quali sono i reperti principali che ospita?
I reperti della necropoli di Campovalano. Questo era uno dei musei che, prima di iniziare il mio mandato e anche nel precedente in cui ero assessore, risultava da una statistica come uno dei meno visitati d’Italia e oggi invece è stato portato a un livello veramente adeguato.
La necropoli di Campovalano è una necropoli dei pretuzi, un popolo preromano che ha abitato per tantissimi anni nei pressi di Campovalano dove troviamo molti reperti risalenti all’età del bronzo sono soprattutto corredi funerari, vasi in bronzo, ceramica ecc. , insomma ciò che è attinente alla sepoltura con tutto quanto doveva essere messo all’interno della tomba quando si seppelliva il pretuzio.
Ogni anno Campli riesce a stupire anche con eventi che attraggono turisti da ogni parte d’Abruzzo e d’Italia. State già pensando al calendario dell’estate 2024?
Ci stiamo lavorando.
Quest’anno abbiamo le elezioni, per cui è ovvio che la tempistica è un po’ diversa dai precedenti anni.
Stiamo cercando di definire quelle che saranno le nuove sagre estive e poi gli appuntamenti fissi che sono sempre fra i più partecipati della provincia e rappresentano sempre una grande attrattiva.
Credo che in questi cinque anni abbiamo lavorato tanto. Nonostante il fermo covid abbiamo dato a Campli una visibilità maggiore e sicuramente diversa rispetto al passato.
L’obiettivo è quello di continuare sulla strada già tracciata anche per i prossimi cinque anni: fare tanto altro, concludere le opere iniziate e rendere il nostro comune ancora più attrattivo di quello che è già oggi.
La foto nell’articolo “Campli: intervista al Sindaco Federico Agostinelli” è stata fornita da Federico Agostinelli
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